Ecco i gironi della C femminile di pallavolo; che fanno riflettere.

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Signor no, signore; non ci siamo. Ieri sera sono stati sorteggiati i gironi della Serie C e della Serie D femminile del volley regionale, questa sera invece saranno creati i gironi di C e D maschili. Quattro le formazioni del Vco inserite nella massima categoria regionale: Rosaltiora, San Maurizio, Pavic Romagnano e Pallavolo Omegna. Al momento della presentazione del sorteggio ecco la novità, non così apprezzata. Omegna e Verbania sono inserite nel girone B, Romagnano e San Maurizio invece nel girone A. Per Verbania ed Omegna avversarie torinesi e cuneesi: Villanova Mondovi Volley, Cuneo Granda Volley, GS Valentino Volpianese, Canavese Volley, La Folgore San Mauro, Lilliput Settimo, Val Chisone Volley, Volley Piossasco, Pallavolo Montalto Dora, Sporting Torino, Giocavolley Cigliano e Rivarolo Canavese Volley. Per Romagnano e San Maurizio invece sotto contro Novi Ligure, Pallavolo Ovada, Valle Belbo, Play Asti, LPM Mondovì, In Volley Chieri, Cus Collegno, Fortitudo Chivasso, Isil Almese, Pallavolo Pinerolo, Polisportiva Testona e Virtus Chiavazza (Biella). Partiamo da un presupposto: è una Serie C, prende tutto il Piemonte e ovviamente ci stanno anche le trasferte lunghe ma ci sono cose che fatichiamo a capire: negli anni passati il sorteggio teneva conto anche di un necessario criterio di vicinanza, che però in questo caso fatichiamo a vedere. Non è certo una genialata mettere quattro formazioni separate da una cinquantina di chilometri in due gironi diversi. Non ci saranno, dunque, le sempre sentite sfida tra Verbania e San Maurizio, non ci sarà il ‘ritorno’ di Andrea Cova da avversario a Verbania, o una riedizione di Omegna-Pavic, gara che di recente ha contato molto, per esempio. Non ci saranno partite che negli anni hanno sempre portato tanto pubblico in palestra, creato attesa, portato promozione al movimento. E nello stesso tempo è abbastanza strano vedere in un girone differente Cuneo e Villanova Mondovì da quello di  LPM Mondovì ed Asti o Ovada. Peccato; forse bisognerebbe, da parte di chi governa il volley piemontese (massimo rispetto, gente che comunque si sbatte) considerare anche che tante delle formazioni che partecipano a questi campionati non hanno sempre i budget dei grandi club di Serie A, sono fatte da volontari in massima parte, fanno salti mortali per ‘star dentro’ alle stagioni. I costi sono sempre alti, la benzina costa, l’autostrada costa, i pullman costano e magari qualche ‘trasfertone’ in meno aiuterebbe anche. Questa dovrebbe essere la pallavolo di tutti; quella del ‘tiriamo forte, proviamo a vincere’ e poi andiamo tutti a farci ‘una pizza, una piada ed una birra’. Forse però, così facendo, rischia di non essere più per tutti. Per la cronaca n Serie D tutte e novaresi sono inserite in un unico girone.

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