E’ nata la crema “La carlina 1867”, utilizza l’acqua della fonte Carlina di Cannobio. E’ una crema viso e corpo rigenerante.
Michele Ermoli, esperto del settore, ne è l’ideatore e spiega: “Di solito nelle creme si aggiungono sali minerali all’acqua impiegata nella lavorazione, con l’acqua Carlina invece già sono presenti magnesio, silicio e potassio i quali la rendono indicata per il contrasto ai radicali liberi e per l’attività anti-age. Il prodotto interamente pensato, realizzato e confezionato sul lago Maggiore è il risultato di un percorso al 100% curato da donne”.
L’antica fonte prende il nome dalla valle di San Carlo tra Cannobio e Traffiume, luogo caro ai cannobiesi ed agli ospiti del territorio, e offre gratuitamente per tutti la possibilità di approvvigionarsi di acqua minerale. Nel 1867 l’area vide la realizzazione di un’ importante struttura turistica, l’albergo “Monte Carza” detto anche “La salute” meta della nobiltà europea dell’ottocento. Nel corso dei decenni l’area ha subito un progressivo abbandono ed oggi restano le vestigia di questa storia e la presenza della fonte, l’oro bianco di Cannobio, un bene prezioso da valorizzare.
“Storia, Turismo, bellezza. Dall’incontro di queste tre eccellenze del nostro territorio grazie ad un progetto sperimentale curato da Michele Ermoli si presenta un prodotto di bellezza dedicato all’acqua carlina” commenta Mauro Cavalli, assessore al Turismo che traccia l’avvio di questa stagione 2024: “Sono già importanti i numeri – spiega- che iniziamo a registrare presso il nostro “comparto turistico” che con professionalità e competenza sta svolgendo un grande lavoro offrendo importanti opportunità di sviluppo per Cannobio. Come amministrazione comunale l’impegno è massimo per migliorare servizi, pulizia del nostro paese ed offerte che andremo tra poche settimane a presentare ufficialmente insieme al sindaco Gianmaria Minazzi”.