Dopo la valanga di domenica in Val Formazza invito alla prudenza. Nel Vco il rischio resta marcato

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La valanga che attorno alle 12.30 di domenica mattina ha travolto 4 scialpinisti stranieri nella zona del Colletto del Nefelgiù in val Formazza ha riportato in primo piano la sicurezza in montagna in inverno.
La fredda ma bella giornata di sole di ieri avrebbe potuto trasformarsi in tragedia. Il caso ha voluto diversamene e la comitiva di turisti è fortunatamente riuscita a liberarsi in poco tempo e in maniera autonoma.

Ad allertare i soccorsi era stato un altro gruppo di sciatori presenti in zona che ha assistito al distacco. Ricevuto l’alert la centrale operativa del Soccorso alpino piemontese a sua volta ha attivato l’elisoccorso.
L’eliambulanza di Borgosesia che si trovava già all’ospedale di Domodossola per il trasporto di un paziente, si è immediatamente alzata in volo per la missione in alta Val Formazza.
Il personale del 118 arrivato sul posto ha dato assistenza ai 4 sciatori mentre il tecnico del soccorso alpino ha bonificato l’area.

“Domenica il bollettino Arpa segnava marcato pericolo valanghe. La classica giornata in cui stare a casa. L’inverno anche quest’anno è caratterizzato dalla poca neve. Fattore da non sottovalutare se si decide di avventurarsi in quota. Lungo le nostre montagne nei giorni scorsi il vento e le temperature basse hanno favorito la formazione di pericolosi lastroni rendendo, in coincidenza di valloni, conche e dorsali, il manto nevoso alquanto instabile. La montagna è bella ma come sempre occorre rispettarla”. A parlare è il nivologo vigezzino Mariano Melloni. Un esperto della materia con alle spalle diverse consulenze per le Procure d’Italia.

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