Papa Francesco ha autorizzato il Dicastero delle Cause dei Santi a promulgare il Decreto riguardante il martirio di don Giuseppe Rossi, il parroco di Calasca ucciso il 26 febbraio del 1945 ( poco più che trentenne) dai nazifascisiti in segno di rappresaglia dopo un attentato dei partigiani. Il sacrificio di Don Rossi ha salvato la vita agli abitanti del piccolo centro della Valle Anzasca.
L’atto odierno conclude l’iter canonico iniziato nel 2001. Un progetto fortemente sostenuto dalla comunità locale. Don Severino Cantonetti, il parocco a Calasca Castiglione dopo la morte di don Rossi, ha dedicato tutta la sua vita a questa causa.
A dare impulso al riconoscimento l’opera dell’ex vescovo di Novara monsignor Renato Corti. “E’ con lui – spiega l’attuale vescovo monsignor Franco Giulio Brambilla – che è partita la richiesta di introdurre la Causa, alla Congregazione delle Cause dei Santi. Ora inizia la fase preparatoria del rito di beatificazione. La cui data verrà concordata con la Segreteria di Stato”.
La comunicazione ufficiale a tutta la chiesa novarese è arrivata con una lettera del Vescovo. “Sono particolarmente felice – ha scritto– di poter condividere la gioia di tutta la nostra Chiesa che ora può venerare come martire don Giuseppe Rossi, umile prete, esemplare per la vita di preghiera e per il generoso servizio alla sua gente. Egli è stato l’icona di un parroco martire che si è speso fino alla fine al bene della propria comunità. Un modello per tutto il popolo di Dio e in particolare per noi sacerdoti e per i laici che svolgono un ministero al servizio della Chiesa ” .
Don Giuseppe Rossi verso la beatificazione
Condividi articolo: