Domo. Pizzi: “Il blocco navale della Meloni e della Lega”

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Il sindaco di Domodossola solidale con il collega di Druogno. Lucio Pizzi, informato da Marco Zanoletti del paventato progetto che vorrebbe la creazione di un hub regionale per l’accoglienza dei migranti nel suo comune gli ha manifestato totale appoggio.
“Ho colto dalle sue parole la comprensibile difficoltà di un amministratore locale che si ritrova a gestire una notizia di tali dimensioni e pertanto ho da subito garantito il mio totale supporto” ha spiegato Pizzi. Il primo cittadino ossolano che sul tema gestione migranti è stato da sempre uno dei più inflessibili della valle chiarisce : “Ritengo questa vicenda sia partita con il piede sbagliato: le istituzioni devono confrontarsi apertamente e nessuno deve trovarsi di sorpresa a dover subire decisioni imposte dall’alto”. L’amministratore domese confida che progetti così importanti non possano essere avviati senza la totale condivisione del territorio.
Il sindaco domese auspica il dialogo per scongiurare iniziative che possono portare a forti tensioni. Promette appoggio a Zanoletti e rimarca : “Ancora una volta siamo a fare i conti con le vuote promesse dei politici che, al di là delle chiacchiere che cercano di propinarci sia a livello nazionale che locale, nella realtà di giorno promettono blocchi navali e di notte lavorano per penalizzare il tessuto socio economico dei nostri territori. Rilevo inoltre che per questo destra-centro l’Ossola non è degna di ricevere un nuovo e moderno ospedale, promessa che aggiungiamo a tutte le altre che sono state vergognosamente disattese, ma solo di sopportare gli effetti di quella che è, più che mai, un’immigrazione fuori controllo. Ancora una volta Torino e Novara hanno pensato di operare come se l’Ossola non meriti rispetto e debba subire le decisioni sulla propria testa. Anche questa volta però, con determinazione, siamo pronti a dimostrare che se qualcuno crede di poter agire con prepotenza sbaglia perché non è lo spirito di rassegnazione che caratterizza la
nostra gente e la nostra storia”.

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