Far scoprire il valore culturale a ambientale della collina sopra Verbania è lo scopo dei due progetti dell’unione montana Arizzano e Vignone, in convenzione con il comune di Cambiasca, e l’Unione Montana Valgrande e del Lago di Mergozzo finanziati dal GAL Laghi e Monti del VCO.
Entrambi declinano in modo innovativo la fruizione del territorio della valle e della montagna, attraverso la realizzazione di circuiti cicloescursionistici che attraversano luoghi di valore culturale e ambientale caratterizzati dalla creazione di allestimenti artistici di grande suggestione e di un parco fluviale sul torrente San Giovanni in località Ramello.
Il primo progetto è“ÆQUILIBRIUM” e ha il cuore nella piccola località di Ramello di Cambiasca, dove ambiente e comunità sono da secoli in equilibrio sull’acqua del torrente San Giovanni.
Infatti proprio su questo torrente le due comunità di Ramello di Cambiasca e Bureglio di Vignone si affacciano e si confrontano da secoli: sulla destra idrografica, a ridosso del torrente, l’abitato di Ramello e sulla sinistra, più distante, l’abitato di Bureglio di Vignone. Il progetto vede il coinvolgimento del Circolo locale Amici del Lago di Legambiente con l’iniziativa Torrenti Verdi e prevede la realizzazione di un parco fluviale ecodinamico di circa 40.000 metri quadrati, dove un circuito consentirà l’accesso al torrente anche a disabili motori, e dove troveranno posto un teatro fluviale da 50 posti, una passerella sospesa sul torrente ed un imponente allestimento artistico di Land art realizzato da Mattia Barone, giovane scultore lombardo, a rappresentazione della ninfa Teti.
Il percorso cicloescursionistico ad anello avrà partenza da Cambiasca e attraversa le principali località di Ramello, Ca’ di Mui, Bureglio, San Martino e Arizzano, per ritornare poi a Cambiasca, della lunghezza complessiva di oltre 15 chilometri.
Il secondo progetto si chiama “CIO’ CHE RESTA”, ed è un allestimento artistico che il giovane scultore francese Pierre Auzias realizzerà lungo il crinale del Pian Cavallone, costituito da nove statue effimere in materiale biodegradabile. Se con il primo progetto si è voluto affrontare il tema dell’equilibrio in questo caso la suggestione avviene attorno alla nozione di “limite” nella nostra contemporaneità, amplificato dalla decima statua che sarà custodita dal Museo del Paesaggio di Verbania.
Previsti due anelli cicloescursionistici: il primo con partenza da Cambiasca, salita a Miazzina e a Pian Trusello e quindi a piedi il Pian Cavallone, sede dell’allestimento artistico, tornando alla partenza passando per Cappella Porta e Caprezzo per complessivi 25 chilometri. Il secondo con partenza da Piancavallo e salita al monte Spalavera, tramite il recupero della strada militare di arroccamento, per poi seguire la viabilità Cadorna e rientrare alla partenza passando per Calpera e Segletta, per complessivi 27 chilometri.
I due allestimenti artistici vogliono anche ricordare e preparare il territorio alla celebrazione dell’ottantesimo del rastrellamento nazifascista della Val Grande del giugno del 1944, che proprio con il bombardamento dell’albergo di Pian Cavallone ebbe il triste avvio.
Il termine dei lavori è previsto per il febbraio 2024.