Il ricorso ai medici ‘gettonisti’ per far fronte alla carenza di personale sanitario ha accentuato i costi del servizio senza assicurare un’adeguata continuità assistenziale. A sollevare la questione, in una lettera inviata al ministro della Salute, Orazio Schillaci, è la presidente della sezione di controllo della Corte dei Conti del Piemonte, Maria Teresa Polito. Nella missiva vengono richieste misure, visto che il problema non è regionale ma nazionale, che “indirizzino la programmazione delle assunzioni di sanitari nel tempo e blocchino l’esodo verso il settore privato”.
“L’assenza adeguata di programmazione e della valutazione degli esiti delle scelte effettuate nelle anni addietro, numero chiuso a medicina, numero limitati nei bandi per le scuole di specializzazione, gestione restrittiva dei piani di rientro in diverse regioni con elevati disavanzi finanziari – scrive Polito nella relazione – hanno prodotto l’assenza di bilanciamento fra domanda sanitaria e offerta di medici per soddisfarla”. Per Polito questo “ha indotto a ricercare formule organizzative necessitate ma non adeguate, sia sotto il profilo economico che della qualità del servizio reso, con evidente nocumento di un diritto essenziale come quello della salute costituzionalmente tutelato”.
Corte Conti Piemonte, elevato il ricorso a medici ‘gettonisti’
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