Caso Mollia, Rabaini replica all’avvocato Zanoia

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Preso atto delle dichiarazioni rilasciate dall’Avv. Zanoia ritengo opportuno precisare che la circostanza secondo la quale lei stessa e la sua assistita non abbiano intenzione di candidarsi, non escludono in alcun modo il fatto che il Sindaco Marchionini sia oggetto di un attacco politico reso a pochi mesi dal voto, giacché non le è preclusa alcuna candidatura diversa dalla carica di Sindaco di Verbania.
Trovo del tutto fuori luogo l’attribuzione al sottoscritto di attività di “dossieraggio” riguardo i fatti accaduti ad Omegna e dei quali si è resa protagonista la Segretaria, giacché i fatti medesimi sono di assoluto pubblico dominio in quanto riportati da quotidiani on line della provincia del VCO e agevolmente reperibili sul web.
Fatti peraltro perfettamente sovrapponibili a quelli verificatisi presso il Comune di Verbania così come lo sono quelli dei quali la segretaria si è resa protagonista a Vercelli. Ragionevolmente ritenevo che l’Avvocato Zanoia fosse a conoscenza della “storia” Professionale della sua assistita; conoscenza che le avrebbe evitato di attribuire al sottoscritto attività di dossieraggio la cui accezione negativa non è certo sfuggita. Benchè l’invito a far calare il silenzio su di una vicenda giudiziaria sia sempre utile e condivisibile, non posso non rimarcare all’Avvocato Zanoia come il clamore mediatico alla vicenda sia stato dato proprio dalla sua assistita mediante interviste su testate nazionali, cui hanno fatto eco le successive interviste rese dalla medesima avvocato Zanoia; sarebbe stato sufficiente restare in attesa dell’esito delle indagini, come ci si attende da chiunque si reputi persona offesa da un reato affidandosi unicamente al vaglio dell’Autorità Giudiziaria cui si è chiesto di accertare i fatti. Rivolgersi alla stampa prima che le indagini siano terminate (in questo caso pochissimi giorni dopo il deposito della querela) sembrerebbe, invece, perseguire finalità estranee a quelle di stretta pertinenza della giustizia, gettando discredito e infamando le persone già oggetto di denuncia all’Autorità Giudiziaria

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