Caso Lana, mamma dell’ investita: “A Pizzi ho chiesto di spegnere il clamore a tutela di mia figlia”

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“Ho cercato il sindaco Pizzi per chiedergli di fermare il clamore mediatico su questa vicenda, per tutelare mia figlia che è minorenne e sta soffrendo per questa vicenda”. La mamma della ragazzina investita a Vogogna il 31 ottobre scorso dal presidente della Provincia Alessandro Lana spiega come mai ha contattato il primo cittadino di Domodossola, ottenendo però l’effetto contrario. Perché Pizzi ha diffuso oggi una dura nota nella quale dice di non voler rivelare i dettagli della conversazione, ma parla di una telefonata “surreale” e aggiunge: “posso però informare che, data la stranezza della conversazione e in considerazione del fatto che nella stessa sono emerse circostanze che potrebbero essere di interesse delle autorità competenti, ho ritenuto, anche a tutela dei miei diritti, di informare in maniera comprovata e documentata i Carabinieri della Stazione di Domodossola”.

E ancora: “Non avrei mai immaginato di dover sentire perorare la causa del Presidente Lana, dipinto come un santo, proprio dalla stessa persona che lo ha rincorso pubblicamente raccontando con drammatica dovizia di dettagli l’incidente, persona che ha anche provato a convincermi a non parlarne più, spingendosi quasi ad un ribaltamento delle responsabilità e a raffigurarmi come il cattivo della vicenda: semplicemente ridicolo”.

E conclude: “A mio parere chi non si ferma dopo aver investito qualcuno non merita di ricoprire un’importante carica pubblica, per cui è richiesto almeno il normale senso del dovere civico, e nessuno mi impedirà mai di dirlo”.

La signora spiega di aver denunciato pubblicamente l’investimento di sua figlia sperando che il colpevole si consegnasse e chiedesse scusa. “Il presidente Lana è stato da noi, si è scusato. C’è un’indagine dei Carabinieri. Per noi la vicenda è chiusa, io devo tutelare mia figlia. Non mi ha minacciata nessuno né ho ricevuto sollecitazioni, ma mia figlia quando ha letto il comunicato stampa di Pizzi con la richiesta di dimissioni di Lana ha iniziato a sentirsi in colpa. Volevo solo chiedergli di non alimentare più il clamore mediatico”.

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