Ufficiale, salta la partenza da Locarno della tappa regina del Tour de Suisse che doveva portare la carovana da Locarno a Blatten Belalp venerdì 14 giugno. I fatti sono noti: il Nufenenpass, cima più alta della corsa, non è ancora praticabile per la tanta neve caduta oltre i 2400 metri di altezza. Subito David Loosli, direttore tecnico, si è mosso per disegnare una nuova tappa, cercando di mantenerne una importante valenza tecnica. Tre le ipotesi che erano sul tavolo. Mantenere la partenza da Locarno, tagliare il Nufenen ed arrivare nella valle dell’Obergoms attraverso i passi del San Gottardo e del Furka oppure disputare il finale di tappa partendo da una località ai piedi della discesa del Passo della Novena. Ovvio che fosse la prima l’opzione più gradita, il San Gottardo è transitabile (ci si arriva due giorni prima con una tappa) ma non il Furka, per gli stessi motivi di coltre bianca. Gli organizzatori allora hanno pensato allo sconfinamento in Italia, con Centovalli (oppure la statale del Lago) e Sempione ma ufficialmente questa possibilità (che probabilmente avrebbe regalato un finale davvero spettacolare col Sempione e con la salita finale affrontata appena raggiunte Briga e Naters) è stata scartata “per l’impossibilità di utilizzare l’esercito svizzero a controllo delle strade italiane”, come ha dichiarato il Direttore generale del Tour de Suisse Oliver Senn al Corriere del Ticino. Dunque, è ufficiale, la tappa partirà da Ulrichen, nel Vallese, per finire a Blatten dopo soli 42,5 km; peccato.