Biodigestore Cuzzago. Monti: “Impossibile vendita terreno entro settembre”

Impossibile ipotizzare entro settembre la conclusione dell’iter di compravendita del terreno dove sorgerà il biodigestore di Cuzzago. A dirlo è il capogruppo di minoranza di Premosello Chiovenda. Andrea Monti ha voluto dire la sua a commento delle dichiarazioni rilasciate da Gianni Desanti (presidente del consorzio Rifiuti Vco) sul cronoprogramma del progetto. “Non capisco come si possa perfezionare la vendita dopo le segnalazioni fatte da noi e dal Comitato Comunità Bassa Ossola all’Autorità nazionale anticorruzione ” spiega il consigliere comunale.
Altra questione su cui si sofferma Monti sono le intimidazioni denunciate da Desanti nei confronti del sindaco Elio Fovanna. L’esponente del gruppo “Colloro, Premosello, Cuzzago” bolla la questione come surreale. “Basterebbe contrapporre argomentazioni concrete e specifiche. Il dialogo e il confronto sono il sale della democrazia e solo alla base della trasparenza” sottolinea Monti. Per l’opposizione di Premosello Chiovenda alcuni aspetti del progetto vanno ancora chiariti. “Mi riferisco a quelli di natura tecnico specialistico. Non capiamo perché non si diano risposte dettagliate alle obiezioni sollevate e rispetto alle criticità evidenziate” aggiunge Monti.
All’indirizzo dell’amministrazione comunale manda a dire : “Il problema non può e non deve essere la legittima sollecitazione del cittadino. L’anomalia è non ascoltarle e non dare doverose risposte. Il Sindaco e l’assessore delegato non possono non considerare questo elementare concetto e comportarsi di conseguenza”.
Intanto dopo il comunicato diffuso ieri dal Comitato di cittadini nato a cavallo tra Cuzzago e Nibbio per fronteggiare il progetto del biodigestore sui social impera la polemica tra chi si schiera pro e contro il gruppo di cittadini. A tutti il Comitato spiega : “Siamo semplici cittadini. Occorre essere attenti alle dinamiche di questo progetto, potrebbe capitare anche davanti a casa vostra una cosa del genere. Abbiamo approfondito bene la questione, e in qualche modo il nostro lavoro interessa tutto il Vco. Il tempo lo farà capire a tutti perché noi non lo vogliamo a casa nostra ma nemmeno a casa degli altri. Il Vco non è idoneo come territorio. E forse nemmeno gli altri territori dove sono realizzati viste le criticità e lamentele delle popolazioni”.