“Basta morti bianche” è il grido del sindacato. 27 febbraio vertice in Prefettura

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Un vertice in Prefettura lunedì 27 febbraio per parlare di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Lo aveva già programmato il prefetto Michele Formiglio. Riunione che diventa quanto mai attuale dopo l’ultima morte bianca di oggi a Trontano.
“ Non si può morire sul lavoro e non è una frase retorica. Si lavora per vivere meglio non certo per morire” tuona Luca Bartolini della Cgil Novara Vco. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il collega Ivan Terranova neo responsabile della segreteria interprovinciale di Fillea Cgil. “Per entrare nel merito dell’ultimo incidente occorrerà capire cosa è realmente successo questa mattina a Trontano. Resta la morte di un lavoratore, una sconfitta per tutti. Appresa la notizia – commenta ancora Terranova – abbiamo compiuto un sopralluogo sul posto ma non è stato possibile avere informazioni dettagliate sulla dinamica dell’incidente. Un dato però è certo : la lista dei morti continua ad allungarsi, un dramma per tante famiglie “.
Non è diverso il commento in casa Confederazione italiana sindacati lavoratori. Elena Ugazio è la segretaria della Cisl Piemonte orientale. Lei è convinta che solo una cambio di mentalità potrà dare risultati. “Il tema della sicurezza deve diventare patrimonio di tutti : imprese e lavoratori – spiega-. Noi ci siamo impegnati formando il nostro personale che a sua volta porta nei cantieri le nozioni apprese, evidentemente non basta”.
Lunedì le organizzazioni sindacali di categoria si troveranno per un vertice unitario e discuteranno di quanto accaduto nell’area industriale di Cosasca. “Anche se con dinamiche differenti, la stessa ditta già qualche anno fa ha avuto un altro infortunio mortale. Bisogna capire che la sicurezza è la madre di tutte le questioni – aggiunge Alessandro Beltrami -. E’ inaccettabile che una persona esca di casa per andare a lavorare e non vi faccia più ritorno ”.

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