Arona dice sì allo stralcio delle cartelle esattoriali

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I consiglieri di Arona Domani si lamentano della decisione della maggioranza di aderire allo stralcio delle cartelle esattoriali. Affermano:”Ci saremmo aspettati che la Giunta portasse la delibera di non adesione allo stralcio delle cartelle esattoriali 2010-2015, niente di tutto questo. Coerentemente, in fondo, con le scelte del Governo Meloni, la Giunta aronese aderisce allo stralcio, rinunciando a sanzioni e di interessi di mora dovute per i ruoli 2010-2015. Se lo scopo della misura era quello di liberare il magazzino dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione dE-R dai crediti più vetusti, così come avviene invece per le imposte dovute allo Stato e agli enti previdenziali, lo stralcio, non cancellando le somme dovute, ma solo sanzioni e interessi, non determina alcun effetto”. I comuni che hanno deciso per il no, tra gli altri, sono Borgomanero, Stresa, Verbania, Domodossola, Omegna, Castelletto Ticino e Oleggio Castello. Ancora le città di Milano, Bologna, Firenze, Piacenza e Verona. Arona per lo stralcio, invece, ha detto SI. Agenzia Entrate terrà in pancia tutte le cartelle, di cui dovrebbe comunque chiedere il pagamento. Non sono note le conseguenze per il bilancio comunale. Nessun comunicato è stato fatto sulle somme cui il comune rinuncerà, anche solo per spiegare. Il silenzio, in ogni caso, è un pessimo segnale. Provvedimenti come lo stralcio disincentivano i comportamenti virtuosi e contrastano con il principio di equità nei confronti dei cittadini, la stragrande maggioranza dei quali adempie ai propri obblighi di contribuzione al sostenimento della spesa pubblica. Come dire che chi non paga fa benissimo a non farlo, alla faccia di chi, come i nostri nonni, non ci avrebbe dormito la notte se avessero avuto un debito anche solo di due lire. Dicono da Arona Domani:”Siamo consapevoli del fatto che, in questo difficile periodo, tanti possono avere problemi economici, ma per questo ci sono tante possibilità per pagare il dovuto in modo rateale, ora anche la rottamazione IV. E’ solo una questione di giustizia”.

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