Sono stati condannati a 6 anni e mezzo a testa i due rapinatori della gioielleria Zanaboni di via Cavour ad Arona, avvenuta il 24 novembre del 2021. Il processo si è concluso a Verbania. I due di origini lituane, R.L. e M.M. le loro iniziali, sono stati difesi dall’avvocato Alberto Beer, erano stati arrestati nell’ottobre del 2022 grazie alla collaborazione dell’Interpol e da allora sono reclusi in Italia. Secondo la ricostruzione, avrebbero agito alle 10 del mattino, erano entrati tre uomini con il volto semicoperto da una mascherina e guanti. Uno di loro aveva estratto una pistola e minacciato il proprietario e la dipendente, mentre i due complici, infrangendo alcune teche e gli sportelli delle vetrinette blindate, avevano prelevato gioielli e pietre preziose per circa 150 mila euro. Una rapina lampo, i malviventi hanno impiegato un minuto e 28 secondi per racimolare un bottino di preziosi e 18 orologi di valore, tra Tudor, Rolex e Iwc. Una volta usciti, la borsa con il malloppo è stata consegnata ad un complice che è fuggito in bicicletta dalla parte opposta rispetto ai rapinatori. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Verbania, si era basata sulle immagini delle telecamere e sulle testimonianze. Le quattro persone sono state così identificate, due finiti in carcere e due latitanti. Si trattava di una banda di esperti che aveva già colpito in altri stati d’Europa. Il metodo era sempre lo stesso: un sopralluogo qualche giorno prima, dicendo di voler effettuare un acquisto, poi la rapina. Nel caso è emerso che la notte prima del colpo avevano alloggiato in un albergo in zona Malpensa, poi in treno da Gallarate avevano raggiunto la stazione di Dormelletto e proseguito a piedi per Arona. Le indagini erano state svolte dal comandante del Nucleo di Radiomobile dei carabinieri di Arona. I due arrestati dovranno scontare gli anni di carcere e pagare una multa di 3 mila euro, poi saranno espulsi. Possibile per loro il ricorso in Appello dell’avvocato Beer.