Arona ha celebrato il 79° anniversario dell’eccidio di Montrigiasco. Era il 16 marzo del 1945 quando un drappello della Servadei di dieci persone rientravano da una missione sulle alture del Vergante, all’inizio Nord della strada provinciale che porta a Montrigiasco rimasero intrappolati in una imboscata tesa dai tedeschi. Uno di loro si salvò perché si era fermato nella sua casa di Ghevio per cambiare le scarpe, nove morirono sotto i colpi dei nazifascisti. Si scopri subito che erano stati vittima di una delazione, come ha ricordato stamani il commissario Alfonso Terribile. Non passarono molte ore dallo scoprire chi aveva fatto la spiata, era un cameriere dell’Hotel Meina che risiedeva a Dagnente. I sospetti su di lui durarono solo sino all’indomani, la domenica, quando il sospettato venne interrogato e perquisito. Era al gioco delle bocce della frazione aronese, aveva ancora in tasca trenta mila lire, quanto i tedeschi gli diedero in cambio di quell’informazione. Questa mattina al monumento per la commemorazione erano presenti il commissario Alfonso Terribile, la presidente dell’Anpi Lucia Caruso, il vice prefetto Elena Meli, la comandante della Squadra Mobile della provincia di Novara Fabiana Melfi, l’onorevole Alberto Gusmeroli e l’ex sindaco Federico Monti.