La presentazione del X quaderno del Gasma “Antiquarium” ha dato avvio alle celebrazione del cinquantesimo del Gruppo Archeologico Storico Mineralogico Aronese, nato nel 1974. Il presidente Carlo Manni, in un Aula Magna gremita di appassionati del settore e di storia, ha illustrato le particolarità dei contenuti del libro. Ricco di illustrazioni, 272 pagine, racconti inediti di un’”Arona scomparsa e sconosciuta” si apre in copertina con una fotografia di rara bellezza, in bianco e nero, di un’Arona del 1875, scattata dal Castello di Angera. Considerando i centocinquant’anni un documento fotografico che data la storia delle costruzioni che si affacciano sul lago. Lo scatto è di Giacomo Brogi, che poi ha ceduto al sua attività agli Alinari. Manni ha illustrato le torri del porto vecchio che nel 1875 erano ancora in piedi, nella foto non si vede, invece, Villa Cantoni che sarà costruita nel 1883 su un terreno acquistato dalla famiglia aronese dai Borromeo. Il volume è composto da 38 schede. Nel 1899 sorgerà una ciminiera in cima via Bottelli, appartenente alla “Società elettrica aronese”, che sfruttava, attraverso delle pale di una dinamo, le acque della Roggia Molinara, ma anche il carbone, che giustificava la presenza della ciminiera, che si presume alta trenta metri. L’azienda forniva la luce alla stazione, al municipio e al teatro attraverso 64 lampioni. Erano i primordi dell’illuminazione pubblica. In via Bottelli c’erano pure i mulini che macinavano il grano e il frumento anche per la vicina Lombardia. Così pure Meina aveva dei mulini per la macina. La separazione della Lombardia dal Piemonte nel 1.700 però creò qualche problema per il passaggio del grano e della farina dal confine. Il pagamento della macina avveniva con il sistema del cambio merce. Arona si dota delle mura di difesa dal 1400, si presume con il sistema merlato, come quelle che ancora oggi si vedono alla Rocca di Angera. Proteggevano dagli attacchi dal lago. La presentazione di Antiquarium proseguirà sabato 2 dicembre alle 16 a Gozzano e venerdì 8 dicembre, sempre alle 16, a Paruzzaro.