Anche tra VCO e Alto Novarese caldo con possibili temperature record nell’ultima decade di agosto

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Meteo: anche tra Verbano Cusio Ossola e Alto Novarese ondata di caldo con possibili temperature record nell’ultima decade di agosto. Lo riferisce il sito MeteoLiveVco di Luca Sergio.
Spiega Sergio: “La prima parte di questo mese di agosto è già stata molto calda, una delle più roventi mai registrate. Potrebbe piazzarsi – aggiunge – con un’anomalia di +1° tranquillamente al momento tra le tre-quattro più calde”. “Classifica che verrà scalata nei prossimi giorni – aggiunge l’appassionato di meteorologia – grazie all’aumentare delle temperature dovuto alla risalita di aria molto calda dal Nord Africa, temperature che per l’ultima decade di agosto – conclude – potrebbero essere da record”.

L’ anticiclone nordafricano è pronto ad invadere l’Italia: il caldo sofferto fino ad oggi quindi è solo l’antipasto di un ‘piatto’ ancora più bollente, in arrivo dal weekend. Un ‘piatto’ bollente eccezionale, rimarcano i meteorologi, che parlano di un fenomeno anomalo e straordinario per il periodo, quasi alla fine dell’estate. L’anticiclone invaderà l’Italia con asse Sud-Ovest / Nord-Est, con il massimo della sua potenza sul Centro-Nord italiano. Si rinforzerà entro il weekend e porterà un ulteriore aumento delle temperature di almeno 3-4 gradi.

Un altro valore che potrebbe sorprendere è il dato dello Zero Termico. E’ previsto a 5200 metri tra domenica e lunedì, specie sulle Alpi occidentali. Lo zero termico è la quota alla quale, nella libera atmosfera, la temperatura passa da valori positivi a valori negativi: 5200 metri sarebbe un nuovo dato sorprendente, raggiunto solo un paio di volte in modo diffuso negli ultimi 30 anni, il 20 luglio 1995 prima e il 25 luglio 2022 poi. Un valore con importanti e preoccupanti ripercussioni sui nostri ghiacciai; le alte temperature potrebbero provocare crolli di parete e frane improvvise in alta montagna, laddove il fondo ghiacciato solido lasciasse troppo spazio alle acque di fusione. Sottolineano gli esperti: “ Uno scenario preoccupante, almeno per 10 giorni dovremo monitorare il nostro territorio e la nostra salute: dobbiamo prestare attenzione al ‘rischio caldo’ come facciamo per il ‘rischio alluvioni’ “.

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