Si corre domenica la Amstel Gold Race, gara che si è dedicata anche al mondo femminile dal 2001 al 2003 e poi stabilmente dal 2017. La ‘corsa della birra’ (Amstel è una nota marca di birra olandese) è ‘un Fiandre senza pavè’, visti i tanti strappetti duri e brevi sempre in asfalto e non caratterizzati dalle strade in blocchetti di porfido; ci sono anche strappi un pochino più lunghi più simili a quelli ardennesi che si vedranno dalla prossima settimana. Nella gara femminile partenza da Maastricht con un lungo tratto in linea di 84 e nove strappi, tra i quali il primo passaggio sulla salita che caratterizza la corsa; il Cauberg coi suoi 1200 metri di salita e la pendenza massima del 12 %, strappo che ha fatto porte per ben cinque edizioni di un percorso mondiale. Dopo aver superato il traguardo di Valkenburg iniziano quattro giri del circuito finale di 18 km cadauno (una rivisitazione di quello delle edizioni mondiali laggiù disputate) comprendente gli strappi del Geulhemmerberg, del Bemelenberg ed ovviamente del Cauberg. Il tutto per 155.8 km con un totale di 21 salitelle da affrontare. Elisa Longo Borghini conosce bene quelle strade; ha già sfiorato il successo in questa prova e nel 2012 arrivò terza al mondiale disegnato su buona parte dell’anello finale dell’Amstel, Francesca Barale potrà fare bene, magari con un pochino più di libertà tattica.