Affollato convegno ieri sera a Villadossola. Al centro del confronto il lupo nel Vco

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Pubblico delle grandi occasioni ieri sera a Villadossola per il convegno promosso dall’associazione Pastoralismo alpino e dal Comitato salvaguardia allevatori Vco. Il confronto ha portato in cattedra le voci di chi vuole una regolamentazione della gestione del lupo. L’evento serale, servito per confrontare esperienze di differenti territori come Abruzzo, Veneto ma anche Toscana, è stato preceduto da una tavola rotonda svoltasi nel pomeriggio sotto il coordinamento della Provincia del Vco. Appuntamento che ha registrato la presenza di molti sindaci del territorio. Diversi gli amministratori dell’Ossola alla Val Strona presenti pure al convegno serale.

La sala consiliare di Villadossola si è rivelata troppo piccola per contenere la folla. “La convivenza con il predatore per le nostre attività è diventata impossibile” ha tuonato al microfono Gesine Otten, allevatrice e storica portavoce del settore nel Vco.

Tre ore di dibattito dove sono stati snocciolati dati, numeri, evidenziate le problematiche create dal lupo sui territori colonizzati. Dagli allevatori e dai relatori è arrivata forte la richiesta di una inversione di rotta rispetto alle politiche sin qua attuate. “Anche perché – è stato detto – a rischio non si sono solo gli allevamenti ma anche la biodiversità”. Chiesti anche nuovi criteri per l’effettuazione del monitoraggio del predatore. “Impostare il censimento su base quantomeno annuale utilizzando i cacciatori e integrare i dati con le segnalazioni dei cittadini sarebbe già una novità” una delle richieste arrivate dal rendez vous ossolano. C’è anche chi come l’europarlamentare Pietro Fiocchi ha proposto in maniera provocatoria di portare a Roma davanti ai palazzi della politica i resti degli animati oggetti di attacchi.

Tematiche tutte che il 15 aprile torneranno ad essere affrontate in un nuovo tavolo provinciale che il presidente Alessandro Lana si è incaricato di convocare. “La questione sta assumendo contorni importanti anche nel Vco. Oggi abbiamo ascoltato anche le voci di altri territori. Sarebbe importante riuscire a creare una sorta di coordinamento interregionale per portare in maniera unitaria le istanze dei territori a Roma” il commento del presidente della Provincia del Vco.

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