E’ stata una seduta consiliare molto partecipata anche dal pubblico quella dell’altra sera a Nebbiuno. Motivo: l’argomento riguardava la crisi idrica che attanaglia il paese del Vergante. E’ stata opportunità per illustrare la situazione specifica del territorio, sia idrica che climatica. Sono stati resi noti gli interventi realizzati e quelli in programma. Daniele Barbone, amministratore delegato di acqua Novara Vco, ha affermato: “In particolare abbiamo evidenziato che nelle fonti storiche di Prato Palude la risorsa idrica è carente e che è necessario intervenire con urgenza, insieme a tutti gli enti competenti per disciplinare l’utilizzo dell’acqua potabile”. Barbone ha parlato anche di 314 viaggi con autobotti per rifornire i bacini a luglio, per una spesa complessiva che supera i 60 mila euro. Sull’argomento Elis Piaterra, consigliere di minoranza di “Leali per Nebbiuno”, ha presentato una lunga interpellanza dove chiedeva maggiore comunicazione ai cittadini e una relazione sugli incontri avvenuti. Il sindaco Fabrizio Favino ha illustrato: “Tutte le fonti fanno capo allo stesso bacino questo spiega la diminuzione di acqua rispetto al 2022. Le falde hanno una capacità di rigenerarsi in 700 giorni, ovvero due anni, quindi noi ora paghiamo la siccità del 2021”. C’era stato un progetto presentato da uno studio geologico del paese nel 2022 di acquistare due appezzamenti di terreno ove esistono due sorgenti. Questi terreni, sorgenti comprese, lo scorso marzo li ha acquistati un’azienda privata. Favino precisa: “Con Acqua Novara Vco era stato accertato che non sarebbe stato conveniente. Quelle sorgenti fanno capo alla stessa falda. Avremmo preso da un lato, ma tolto dall’altro”. Intanto continua il rifornimento del bacino con autobotti e la chiusura totale notturna delle condotte dalle 24 alle 5. Conclude Favino: “Di giorno l’acqua non è mai mancata e contiamo di superare anche questo periodo in cui si aprono le seconde case. In paese abbiamo 80 piscine private accatastate e un numero imprecisato e non valutato di piscine gonfiabili. Un cittadino è già stato sanzionato, appunto, per l’uso improprio dell’acqua potabile”.