Addio a Vasco Cantarello, olimpionico a Roma 60 ed allenatore di canottaggio

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Lutto nel tessuto degli sport acquatici del Vco, è mancato per un male subdolo a 87 anni Vasco Cantarello, padovano di nascita ma da anni residente a Verbania. Nato l’8 aprile 1936, da atleta della Marina Militare ha vestito la maglia azzurra e ha partecipato come capovoga ai XVII Giochi Olimpici di Roma 1960 classificandosi al sesto posto nell’otto che vide oro la Germania, argento il Canada e bronzo la Cecoslovacchia. L’ armo azzurro che gareggiò a Castelgandolfo era composto da Vasco Cantarello, Paolo Amorini, Giancarlo Casalini, Luigi Prato, Vincenzo Prina, Nazzareno Simonato, Luigi Spozio, Armido Torri ed il timoniere Giuseppe Pira. Dopo l’attività agonistica fu allenatore, in particolare alla Canottieri Lago d’Orta per quasi un decennio a cavallo degli anni 2000, guidando atleti come Pittino, Basalini e Vlcek. Lascia la moglie Pina, il figlio Renato ed i nipoti. Le esequie di Vasco Cantarello si svolgeranno lunedì 19 febbraio alle ore 14.30 a Verbania, nella chiesa di San Bernardino. Sul manifesto funebre una frase, significativa del suo essere stato atleta arrivato a vivere una esperienza olimpica: “Non mollare mai, ricordati che i 500 metri sono i più duri, ma non mollare mai fino alla fine”. Cenni di condoglianze sono arrivati dalla stessa Federcanottaggio a nome del presidente Giuseppe Abbagnale e dalla Canottieri Lago d’Orta, ai quali si uniscono anche quelli di tutta Vco Azzurra TV.

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