A Novara i lavori dell’Osservatorio infrastrutture del Piemonte. Si è parlato del futuro dello scalo Domo 2

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Si è riunito a Novara l’Osservatorio territoriale infrastrutture del Piemonte. E’ stata l’occasione per fare il punto relativamente ai grandi progetti in essere sul territorio piemontese. A livello economico nonostante le prospettive di una pesante recessione il sistema manifatturiero ha retto. Le valutazione delle imprese sono equilibrate e allontanano il catastrofismo di cui spesso di parla.
Nell’occasione si è parlato anche dei grandi progetti del Piemonte. Sono 33 le grandi opere che si prevede siano ultimate entro il 2032. Il dato emerge dal rapporto 2022 dell’Oti : osservatorio territoriale infrastrutture di Confindustria e Unioncamere Piemonte, realizzato in collaborazione con la Regione Piemonte. Il dossier rileva come il 2022 sia stato un anno di transizione per le infrastrutture piemontesi. Hanno pesato i rincari delle materie prime e le conseguenti difficoltà di approvvigionamento. Il rapporto 2022 è passato da 50 a 72 infrastrutture monitorate, aggiungendo 22 opere ritenute fondamentali dalle imprese piemontesi. A livello locale tra queste figurano la statale 34 del lago Maggiore, la 33 del Sempione e l’interporto di Domo 2. Tra i dati emersi c’è che, complessivamente, delle 72 opere monitorate, 23 risultano in linea con il programma, 20 hanno subito un ritardo nell’ultimo anno, 9 sono in grave ritardo, 17 sono ancora allo stadio di proposta e 3 sono infine concluse.
Per quanto riguarda l’avanzamento dei lavori va detto che a livello locale l’ampliamento dello scalo di Domo 2 con il progetto della società tedesca Cargo Beamer è in linea con il programma così come la strada statale del lago Maggiore. I lavori di ammodernamento della statale del Sempione invece figurano tra le opere che nell’ultimo anno hanno subito un rallentamento. Qui, secondo le ultime notizie di Anas i lavori di manutenzione straordinaria lungo i viadotti di Ornavasso e Villadossola dovrebbe partire la scorsa primavera con la progettazione esecutiva delle opere conclusa nella seconda metà del 2021. “Il cronoprogramma – spiegano da Anas- ha risentito delle difficoltà di approvvigionamento e all’aumento dei costi dei materiali”. L’avvio dei cantieri dovrebbe avvenire questa primavera, compatibilmente con le condizioni meteo.

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