A Baveno è tornato “Un salto nel passato”. 500 i figuranti che hanno animato il centro storico

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Un’atmosfera magica ha accolto oggi le tantissime persone che hanno partecipato oggi alla quindicesima edizione di Un salto Nel Passato a Baveno. Non ha deluso nemmeno questa volta la rievocazione degli antichi mestieri. Un appuntamento che negli anni ha saputo attirare decine di migliaia di visitatori da tutta Italia ma anche dal Nord Europa ad assistere alla rievocazione dei mestieri di un tempo, delle tradizioni, della storia del borgo affacciato sul lago. Circa 500 i figuranti che hanno animato il centro storico mischiandosi ai passanti e riportando la città indietro di secoli, tra i vicoli storici e gli scorci suggestivi.

Tanti hanno ammirato le novità più importanti di questa edizione: la presenza della “Milizia Tradizionale di Calasca”, dei “Figli della Miniera” e anche alcuni nuovi mestieri, quale lo scultore del legno e l’artigiana del feltro che confeziona cappelli e borse. Come nelle passate edizioni per sostenere l’associazione, dimenticato l’euro, ma via agli acquisti con i Franc Bavenesi, unica moneta valida in questa giornata, con cui i visitatori hanno potuto gustare piatti e bevande tipici, oltre che trovare “Il gioco dello scalpellino”, un vecchio passatempo dei nostri avi che l’amministrazione comunale ha recuperato e promossa grazie alla realizzazione di una piastrella in granito rosa offerta come ricordo del territorio. E sempre per la prima volta quest’anno è stato proposto anche un libro dedicato alla storia bavenese. Un’edizione segnata da un entusiasmo particolare, quello per la gioia di tornare a ritrovarsi dopo gli anni difficili del covid.

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