7 settimane di lavoro in Eritrea per l’archeologo Paolo Lampugnani. Missione ad Adulis

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Dopo 7 settimane di missione in Eritrea il ritorno dell’archeologo Paolo Lampugnani, presidente dell’Associazione Musei d’Ossola. Il suo impegno – che continuerà anche nei prossimi mesi – a capo di una campagna di scavi nel sito di Adulis, nella zona settentrionale del Mar Rosso. Lampugnani e la sua equipe hanno lavorato gomito a gomito con colleghi eritrei e operai locali per scoprire quanto celato sotto la sabbia, i resti di una città un tempo crocevia di genti e merci: dal I-II secolo a.C. e fino alla prima penetrazione islamica nel Corno d’Africa (VII secolo d.C.), Adulis era il fulcro del commercio ellenistico, romano, aksumita e bizantino.

In particolare riportati alla luce resti di antiche chiese, venivano costruite su rialzi che rendevano le costruzioni particolarmente imponenti.

Dal 2011 sono iniziate una serie di missioni di scavo nel sito allora coordinate dagli archeologi italiani Angelo e Alfredo Castiglioni. Il progetto Adulis nasce per iniziativa del Governo Eritreo e del CeRDO.

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