“Ho sperato questa vicenda si sgonfiasse da sola e che prevalessero buonsenso e misura. Una giovane bavenese ha scritto un racconto con qualità e sensibilità è stato premiato da una commissione. Vederlo trasformato in un caso nazionale lascia amarezza”. A parlare è Emanuele Vitale assessore alla cultura di Baveno. E’ una sorta di lettera aperta quella firmata da Vitale che dice : “ Il racconto usa gli animali come metafora. Tocca temi attuali sui quali le nuove generazioni sono chiamate a confrontarsi. La storia usa simbolicamente animali delle nostre valli e critica allevamenti intensivi. Questo racconto poteva essere un’occasione per momenti di confronto nelle scuole sui temi ambientali. Nutro rispetto per chi lavora nella nostra agricoltura e nei nostri allevamenti”. Vitale punta l’indice contro il mondo politico che a suo dire hanno trasformato il racconto di una dodicenne in un caso politico.
“Chiorino, Riboldi e Bongioanni – sollecita Vitale – diano risposte alla comunità in tema di viabilità e trasporti. Il Vco è penalizzato dall’isolamento dovuto ai cantieri e interruzioni che colpiscono residenti, turismo, imprese. Si faccia chiarezza sulla sanità : riapertura candidature appare come un ulteriore rinvio a decidere.
Una bambina ha scritto un racconto, libero e intelligente. Non è propaganda, non è un attacco al mondo produttivo. E’ esercizio di creatività. Alcuni allevatori hanno espresso le loro preoccupazioni : è legittimo ed è democrazia. Chi governa dovrebbe occuparsi dei problemi anziché trasformare una storia per ragazzi in una caccia alle streghe” chiosa il consigliere provinciale di Progetto Vco. Intanto domani si riunisce il tavolo convocato l’ufficio scolastico provinciale per affrontare la questione. A questo appuntamento parteciperà il Comitato salvaguardia allevatori Vco che ha chiesto ci possa essere anche la presenza di alcuni genitori.
Vitale sul caso Diario Amico: “ Non si strumentalizzi una bambina”
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