Ci sono i fuochi d’artificio, i concerti, gli spettacoli, gli stand gastronomici e mille altre iniziative, ma per gli omegnesi e per la gente del Cusio la festa è innanzitutto il momento del raccoglimento attorno alle reliquie di San Vito, prima durante la messa e poi con la processione per le vie della città. Tanta gente attorno all’urna di San Vito, testimonianza d’una fede ultrasecolare. Così sabato sera tutti erano a celebrare il giovane martire la cui urna è stata portata dagli alpini e, prima ancora, in chiesa con il vescovo Franco Giulio Brambilla. Una cerimonia intensa nel corso della quale è stato benedetto il mattone della Porta Santa giunto da San Pietro che diventerà la prima pietra del costruendo nuovo salone dell’oratorio Sacro Cuore. La processione e la benedizione del lago sono stati altrettanti momenti di grande emozione con la riflessione del vescovo sull’importanza del donare senza avere nulla in cambio.
Proprio al vescovo Franco Giulio Brambilla, del quale ricorre il 50° di ordinazione sacerdotale, è stato tributato un particolare applauso ed è stato donato un crocifisso a ricordo.
Tempo ora di bilanci per una festa che nonostante qualche gioranta di maltempo ha raccolto un’ottima risposta di pubblico.
