Il servizio di richiesta e rinnovo del passaporto negli uffici postali arriva anche nella province di Vercelli e Novara. L’iniziativa, sviluppata grazie all’accordo tra Poste Italiane, il ministero dell’Interno e ministero delle Imprese e del Made in Italy, è stata presentata nell’ufficio postale Polis del Comune di Villata, alla presenza del presidente della Regione, Alberto Cirio, del presidente della Provincia di Vercelli, Davide Gilardino, dei sindaci di Vercelli e Villata, Roberto Scheda e Franco Bullano e del questore di Vercelli Giuseppina Suma, oltre che dei rappresentanti di Poste Italiane. In provincia di Vercelli il servizio è offerto in 74 uffici postali nei Comuni sotto i 15mila abitanti. In Piemonte il servizio è attivo anche in 81 uffici postali della provincia di Novara per un totale di 155 sedi disponibili nella regione. Sale così a 3.215 il numero complessivo degli uffici postali in Italia in cui si può ottenere il passaporto: 2.800 uffici postali Polis e 415 uffici postali di grandi città. Poste Italiane ha raggiunto con largo anticipo i suoi obiettivi di lancio dei nuovi servizi digitali in Piemonte, avviati in 1.065 uffici postali della regione coinvolti nel progetto Polis. Più di 4.000 i servizi della Pubblica amministrazione già erogati. Numeri decisamente in crescita, che confermano l’importanza della trasformazione digitale compiuta dall’Azienda che, attraverso l’innovazione e la capillarità della sua rete, punta a favorire il processo di inclusione del Paese. Per ottenere il rilascio o il rinnovo del passaporto è un’operazione semplice basterà consegnare all’ufficio postale un documento di identità valido, il codice fiscale, due fotografie, pagare in ufficio il bollettino per il passaporto ordinario della somma di 42,50 euro e una marca da bollo da 73,50 euro. In caso di rinnovo bisognerà consegnare anche il vecchio passaporto o la copia della denuncia di smarrimento o furto del vecchio documento. Grazie alla piattaforma tecnologica in dotazione agli uffici postali abilitati, sarà l’operatore a raccogliere le informazioni e i dati biometrici del cittadino (impronte digitali e foto) inviando poi la documentazione all’ufficio di Polizia di riferimento. Il nuovo passaporto potrà essere consegnato da Poste Italiane direttamente a domicilio. Quest’ultima è l’opzione preferita dai cittadini dei piccoli centri, che ne hanno fatto richiesta nel 79% dei casi. “Questo è solo il primo passo, il Piemonte vuole infatti essere la prima Regione italiana che con la collaborazione di governo e Poste Italiane, consegna direttamente a casa il passaporto al compimento dei 18 anni. È un obiettivo che ci poniamo per il 2026 – commenta il presidente della Regione Alberto Cirio -: un principio importante che tutela il diritto alla mobilità, ma soprattutto la dignità del cittadino e l’abbattimento della burocrazia”.
