Minaccia di morte la compagna di fronte alla figlia di 11 mesi e a casa ha una pistola: arrestato dalla Polizia

Ha minacciato di morte la compagna di fronte alla figlia piccola, in casa aveva una pistola con matricola abrasa, il trentenne verbanese già noto alle forze dell’ordine arrestato ieri sera da personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Omegna, insieme a personale della Squadra Volanti della Questura di Verbania.
Intorno alle 19 è arrivata al 112 la chiamata da parte della madre dell’uomo che chiedeva aiuto per una violenta lite in corso tra il figlio e la compagna alla presenza della loro figlia di 11 mesi.
Gli operatori della Polizia di Stato hanno trovato l’uomo che in forte stato di agitazione minacciava la compagna di ammazzarla in cui gli avesse tolto la bambina.
La donna, di Omegna, era terrorizzata. I poliziotti l’hanno calmata e lei ha raccontato che da diverso tempo subiva maltrattamenti sia fisici che psicologici dal compagno e che solo pochi giorni prima era stata minacciata di morte e picchiata.  Alla domanda circa la possibilità che il compagno, noto agli operatori per episodi pregressi di reati contro la persona e per reati in materia di stupefacenti ed armi, detenesse armi in casa la donna, reticente in un primo momento, ha ammesso che lui aveva in casa una pistola non dichiarata con matricola abrasa ed il relativo munizionamento. La donna, accompagnata in ospedale per le cure del caso ed avviata al “percorso rosa” , ha deciso di sporgere querela e ha raccontato agli agenti della Polizia di Stato i diversi episodi di violenza subiti e la crescente paura sia per la sua incolumità che per quella della bambina.
Una volta messa in sicurezza la donna, gli operatori hanno perquisito la casa della coppia, dove hanno trovato, nascosta in un armadio, una pistola Beretta modello 950 B, calibro 6.35 con matricola parzialmente abrasa, ed oltre 50 cartucce compatibili con l’arma.
L’uomo è stato così arrestato per maltrattementi e detenzione abusiva di arma e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente che ne ha disposto l’immediato accompagnamento in carcere in attesa dell’udienza di convalida.