La stagione del ciclismo, con Filippo Ganna, Elisa Longo Borghini e Francesca Barale è ormai alle porte, anzi è partita anche se i nostri inizieranno nelle prossime settimane, la Federciclismo ha scelto continuità rieleggendo in maniera netta Cordiano Dagnoni alla presidenza. Mancano però ancora i CT delle nazionali, perlomeno quelle dei professionisti maschili e femminili visto che la pista resta in mano a Marco Villa (e ci mancherebbe altro), gli Under 23 li manterrà Marino Amadori mentre gli juniores restano al plurititolato Dino Salvoldi, la Mtb rimarrà a Mirko Celestino ed il ciclocross a Daniele Pontoni. Ovvio che sapere chi sarà a guidare le nazionali più importanti (ed a pianificarne l’attività) è qualcosa di altrettanto rilevante ma ad oggi ancora non si sa. Daniele Bennati, dopo l’ultimo brutto mondiale azzurro a Zurigo, non è ancora stato confermato alla guida della nazionale uomini mentre il posto di CT della femminile è vacante dopo che Paolo Sangalli ha scelto di passare alla Lidl Trek. Il tutto dovrebbe risolversi a breve anche se gli insider fanno sapere che non c’è tutta questa fretta nel consiglio federale che non avrebbe inserito nel prossimo ordine del giorno la questioni dei selezionatori azzurri. Ovviamente spifferi ce ne sono tanti e partono dal CT donne: detto che le voci che volevano una figura femminile nel ruolo, con i nomi di Marta Bastianelli, Giorgia Bronzini e Tatiana Guderzo serpeggianti negli ambienti, sono state smentite seppur non ufficialmente, secondo indiscrezioni che trovano conferme sarà Marco Velo, cinquantenne bresciano, il nuovo commissario tecnico delle nazionali femminili di ciclismo. Già nello staff azzurro come tecnico delle cronometro (è lui ad aver guidato Ganna nelle prove contro il tempo azzurre tra Europei, Olimpiadi e Mondiali) sarebbe la persona individuata Dagnoni e dal DG Roberto Amadio per prendere la guida del settore donne che vede tra i cardini Elisa Longo Borghini ed una Francesca Barale che punta molto all’azzurro. Sicuramente una figura capace che potrà fare bene, che in carriera è stato gregario di Marco Pantani e di Alessandro Petacchi; ottimo cronoman i più attenti lo ricordano vincitore del titolo tricolore del 1999 organizzato da Ac Arona ad Omegna. Velo nelle stagioni precedenti ha operato anche come direttore di corsa nelle gare di Rcs Sport: sarà da capire se potrà mantenere questo compito ed anche quello di tecnico delle crono. Potrebbero, dovrebbero, esserci novità anche per il CT dei professionisti con Daniele Bennati come detto ancora non riconfermato ma ufficialmente non fuori dai giochi. Il ruolo è delicato; detto che l’ex velocista ha fatto quel che ha potuto (ma è anche vero che non si sono viste troppo spesso belle nazionali) tutto tace anche se in molti addetti ai lavori non vedono una conferma del toscano in ammiraglia e non solo per questioni tecniche: nomi se ne fanno tanti; dall’esperto Giuseppe Martinelli ad un ritorno di Paolo Bettini, fino ad un tecnico ‘a gettone’ che guiderebbe la propria squadra per poi dirigere la nazionale in occasione degli appuntamenti continentali e mondiali con il Dg Roberto Amadio ad impostare il tutto nel resto della stagione (ed allora perché non pensare a personaggi come Davide Bramati, Franco Pelizzotti, Roberto Damiani, Stefano Zanini o Enrico Gasparotto, per citarne alcuni; ci sarebbe solo l’imbarazzo della scelta). Appaiono più defilate figure di esperienza come Maurizio Fondriest o Giuseppe Saronni. Gira fortemente un nome; quello di Elia Viviani, che a 36 anni ad oggi pur senza un contratto, resta un atleta professionista, che prossimamente sarà in corsa agli Europei della pista. Viviani vorrebbe correre una ultima stagione su strada ma la Fci gli avrebbe già offerto un ruolo interessante, ben spiegato in questi giorni dalla ‘Gazzetta dello Sport’. Viviani non sarebbe CT (ed allora quello resta da trovare) ma fungerebbe da ‘super tecnico’; con la sua esperienza sarebbe un raccordo tra pista e strada, un riferimento per i giovani, un ‘super tester’ per nuovi materiali in vista dei giochi di Los Angeles 2008. Se sono rose azzurre fioriranno; ricapitolando: donne prof e junior a Marco Velo, uomini prof ad oggi ancora a nessuno.
