L’occasione di fare festa i tifosi ossolani la trovano sempre, ed allora tutti ad Oira, per seguire la corsa tra mangiate, bevute e canti, tifando Elisa e Francesca, certo, tifando le azzurre, certo, ma applaudendo il successo di Vallieres, che è spuntata dal nulla ma che ha vinto con merito. Alla fine, abbiamo fatto due parole con Marco Della Vedova, delegato provinciale FCI del Vco ma soprattutto uomo di enorme esperienza ciclistica: “Che mondiale strano – ha detto – secondo me le gambe di Elisa c’erano ma le leader si sono controllate troppo e quando in corsa cominci ad avere 30, 40, 50 secondo di ritardo poi diventa difficile e finisce così. Peccato perché Elisa stava bene ed era mentalizzata, preparata e ci teneva ed anche i tifosi ci tenevano perché eravamo pronti a fare festa ma in gara qualcosa non è andato, succede”. Ad un certo punto pareva che potessero riprendere le fuggitive, avevano recuperato da 1’40’ di ritardo sino a 35’’ ma alla fine si sono guardate ancora: “Malcotti tirava e la corsa pareva riaperta ma alla fine quando malcotti ha cercato di riprendere Reusser dietro si sono fermate ancora; succede il classico ‘vado io anzi no vai te’ e le corse si perdono”. E Barale? “Ha lavorato bene – chiude – del resto lei è giovanissima ed essere li a fare un mondiale anche solo per lavorare fa ben sperare”.