Lettera aperta indirizzata al sindaco di Verbania Albertella e alla sua giunta in cui si esprime profondo rammarico per l’atteggiamento tenuto nei confronti dei commercianti del centro storico di Intra che a seguito dei lavori in corso stanno subendo gravi conseguenze.
La missiva “di sdegno e riflessione” è stata diffusa da Maura Moranzoni, figlia di uno degli storici commercianti del centro, Giorgio Moranzoni, e cittadina profondamente amareggiata per ciò che sta accadendo. Il riferimento è al cantiere per il rifacimento dell’acquedotto, già deciso dalla precedente amministrazione comunale. Moranzoni non mette in discussione l’importanza dell’infrastruttura “ma il modo in cui questi lavori vengono condotti sta producendo conseguenze drammatiche per i negozianti e per l’intero tessuto sociale della zona” spiega, descrivendo le reti di cantiere che si alzano davanti alle vetrine dei negozi oscurandole, le strade occupate da scavi profondi e grandi mezzi edili, i rumori costanti con passaggio anche solo pedonale diventato quasi impossibile. Sottolinea: “Molti cittadini, scoraggiati dai percorsi obbligatori e dai lunghi giri necessari per raggiungere i diversi negozi, rinunciano a frequentare il centro. Così, il cuore commerciale della città, il simbolo della nostra identità, si sta spegnendo giorno dopo giorno, nel silenzio generale”.
“Ciò che più ferisce- prosegue Moranzoni – non è soltanto il disagio materiale, ma la totale assenza di sensibilità istituzionale. Il Sindaco non ha ritenuto di promuovere alcuna iniziativa di solidarietà puntuale ed immediata o di semplice incoraggiamento umano verso chi sta subendo le conseguenze più pesanti di questi lavori. Nessun segnale di vicinanza, nessuna visita, nessuna parola di sostegno. Nessuna
campagna di informazione o invito ai cittadini a continuare a frequentare e sostenere le attività storiche della zona”. “Spero che questa lettera possa servire almeno a restituire visibilità e dignità a chi, con fatica e coraggio, continua ad alzare la serranda ogni mattina nonostante tutto. Perché un centro storico senza vita non è più il cuore di una città: è solo – conclude- la sua ombra”.
Lavori in centro a Intra, lettera aperta di “sdegno e riflessione” da parte di una cittadina figlia di commercianti
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