Giorno di caccia grossa a Kigali, dove domenica con la gara degli elite uomini si chiuderanno i primi mondiali organizzati in Africa nella storia del ciclismo. Di certo il giorno precedente, sabato, sarà quello che gli appassionati di queste terre tra montagne, laghi e fiumi aspettano da tempo. Si corre il mondiale in linea elite femminile. Ennesimo appuntamento di quelli che piace ad Elisa Longo Borghini, che dopo tre medaglie di bronzo conquistate in passato a Valkenburg nel 2012, a Imola nel 2020 ed a Zurigo lo scorso anno, corre uno dei suoi obiettivi stagionali. Nella capitale del Rwanda, la kermesse iridata vedrà per le ragazze un tracciato allestito su di un circuito di 13.6 km con i duri strappi della Cote de Kigali Golf (pendenza media 8%) e soprattutto lo strappo in pavè della Cote de Kimihurura (6.3% di pendenza media ma una prima parte molto più tosta) a poco dall’arrivo. Saranno undici i giri da effettuare, che porteranno la distanza di corsa a 164.6 km e ad un dislivello totale di 3350 metri. Roba da gente tosta, roba che non può non piacere all’ornavassese. Il CT Marco Velo ha scelto una squadra ovviamente tutta per Elisa composta oltre che dalla lei stessa anche da Silvia Persico, Barbara Malcotti, Eleonora Camilla Gasparrini, Monica Trinca Colonel, Soraya Paladin e Francesca Barale. Ed eccolo qui il momento storico; su sette azzurre due vengono dal Vco, con Elisa capitana e con Francesca pronta a correre in suo appoggio; cosa di una certa rilevanza. Di certo entrambe daranno il massimo; una per chiudere i conti con una prova che nel bene e nel male non ha mai corso limitandosi a partecipare, l’altra per trovare definitivamente una dimensione nel ciclismo. Se per Elisa sarà l’anno buono o se ancora bisognerà spostare il mirino sui mondiali canadesi del 2026 a Montreal lo dirà la strada, come sempre unico giudice. Sabato partenza alle ore 12.05 ed arrivo attorno alle 16.45. Diretta TV sui canali Rai e streaming a pagamento su Eurosport.