Ne parliamo da tempo di questa possibilità ma ora in consiglio comunale è stato lo stesso sindaco Giandomenico Albertella a confermarlo: Il Giro d’Italia torna a Verbania con un arrivo di tappa previsto il 22 maggio del 2026. Di Giro nel Vco se ne vociferava da quando erano serpeggiate, voci di due possibili tappe nel varesotto e in Canton Ticino che avrebbero potuto toccare le nostre strade. Una non ci sarà, l’altra si, con la località leventinese di Carì che dopo il Tour de Suisse accoglierà il Giro. Per il varesotto potrebbe esserci un arrivederci al 2027. In tutto questo ecco le nostre strade che fanno buon gioco nella filosofia del disegno del Giro che nascerà lunedì 1° dicembre. Verbania per la sesta volta nella sua storia accoglierà una partenza o un arrivo dopo il 1952 e 1992 con traguardo e partenza, dopo il 2015 con solo l’arrivo e dopo le partenze del 2011 e del 2021. Un evento che arriva in stretta collaborazione con la Regione Piemonte che da tempo sostiene con almeno la metà del pattuito, tutte le località regionali che ospitano la corsa. Un evento che, va detto, è sempre una grande promozione per tutto il territorio e non solo per Verbania. Che tappa attendersi? Una frazione che sarà incastonata tra un tappone molto duro in Valle d’Aosta e la tappa elvetica, anche questa molto dura, lecito dunque pensare ad un percorso non da classifica ma da attaccanti, senza le salite totem del territorio ma con un finale comunque scopiettante; niente Mottarone, niente Segletta e nemmeno niente Ologno. In corso di valutazione, secondo i ben informati, il passaggio sulla salita, inedita per il Giro, che da Unchio porta a Ungiasca anche non sono da scartare ipotesi suggestive come l’erta di Vignone salendo da Possaccio o quella di Bee salendo dai cosiddetti Pontini. Insomma, lecito attendersi una tappa che andrà ad infuocarsi tutta nel finale prima del traguardo di Piazza Garibaldi. Verbania rimette lo smoking rosa, una quindicina di giorni e tutto avrà il timbro dell’ufficialità.
Credit foto Flaviano Ossola (utilizzo per altri progetti non consentito): l’arrivo del 2015 in Piazza Garibaldi