Tornare “al via” – cioè circa a un anno fa, al momento della chiusura delle indagini – o andare avanti decidendo sulle richieste di rinvio a giudizio? È questo il dilemma che sarà sciolto oggi in tribunale a Verbania, dove è in corso un nuovo capitolo dell’udienza preliminare per la tragedia della funivia del Mottarone del 23 maggio 2021 costata la vita a 14 persone. Un dilemma apertosi un mese fa, nell’udienza del 12 settembre, quando la pubblica accusa non aveva accolto le indicazioni con cui il giudice dell’udienza preliminare Rosa Maria Fornelli – utilizzando una facoltà prevista dalle nuove norme della riforma Cartabia – aveva chiesto di riformulare i capi di imputazione escludendo i reati relativi alla sicurezza sul lavoro. La procuratrice capo Olimpia Bossi e la sostituta Laura Carrera avevano respinto la richiesta, riaffermando con forza le convinzioni sulla base delle quali hanno allestito l’impianto accusatorio, ed hanno richiesto la restituzione del fascicolo. Se questo oggi avverrà, l’orologio del processo tornerà indietro e si dovrà rifare daccapo l’udienza preliminare, naturalmente con un nuovo giudice. E quello del cambio del giudice appare agli occhi di molti come uno dei cardini della strategia della Procura, che peraltro, riprendendo in mano il fascicolo, arrivare alla nuova udienza con richieste diverse da quelle formulate in precedenza.
C’è anche una seconda strada possibile: in linea puramente teorica, la stessa giudice Rosa Maria Fornelli potrebbe annunciare la scelta di revocare l’ordinanza emessa il 23 luglio. Sarebbe quindi la stessa gup a ritirarsi per decidere sulle richieste di rinvio a giudizio. Una possibilità che la maggior parte degli attori del processo considerano molto improbabile.
(Fonte Agi )
