Sotto l’albero di Natale i frontalieri del Vco hanno trovato in dono la tassa salute. Con il decreto pubblicato lo scorso 18 dicembre sulla Gazzetta ufficiale i Ministeri della salute e dell’Economia hanno dato mandato alle Regioni di adottare il tanto contestato contributo sanitario. Il balzello interessa i “vecchi” frontalieri ovvero quelli assunti prima dell’entrata in vigore dell’accordo dell’estate 2023.
Non è ancora stabilita la percentuale del contributo che i lavoratori italiano dovranno versare.” Il provvedimento attuativo – spiegano Cgil Cisl Uil – non è ancora esaustivo nello stabilire quantità e modalità di prelievo della tassa che restano tra il 3% ed il 6% con una gradualità che dovrà tenere conto anche dei carichi familiari introducendo un criterio di progressività fiscale. Il provvedimento, al contrario, conferma esplicitamente la retroattività al 2024, il raddoppio delle sanzioni in caso di omesso versamento, la destinazione d’uso della tassa a beneficio del personale sanitario, mentre ipotizza non meglio precisati potenziali trattamenti socio sanitari attraverso “innovativi modelli di welfare”, rinviando le modalità attuative alle singole Regioni attraverso atti propri, ragionevolmente al 2026”.
In questo quadro i rappresentanti dei lavoratori hanno annunciato il ricorso presso l’Autorità Giudiziaria.” Tutto questo – spiegano infatti i sindacalisti- al fine di adire la Corte Costituzionale per accertare profili d’incostituzionalità, ovvero per contrastare la doppia imposizione sui redditi da lavoro in spregio alle disposizioni dei Paesi OCSE ed in direzione contraria al trattato internazionale, proprio contro le doppie imposizioni del dicembre 2020 tra Italia e Svizzera”.
Frontalieri : sotto l’albero la tassa salute
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