Marchionini e Rabaini attaccano sulla Fondazione per i giardini di Villa Taranto: “Ieri sera abbiamo ascoltato in due minuti la proposta del Sindaco di trasformare rapidamente Villa Taranto in una “fondazione di partecipazione”.
Gli stessi proseguono :”Sindaco e capogruppo non hanno saputo spiegare le ragioni sottese a tale trasformazione “urgente” e nemmeno quali saranno i futuri soci, limitandosi a riferire di un obbligo imposto e di uno statuto redatto con l’agenzia del Demanio “, Marchionini e Rabaini parlano di nessuna documentazione fornita e di sgradevoli allusioni sulla gestione precedente e aggiungono: “Di certo la città non può accettare che il bene cittadino, quale è Villa Taranto, abbia un destino non chiaro e non spiegato dettagliatamente alla Città intera e al Consiglio Comunale. Per questo vigileremo affinché siano ben chiare a tutti le ragioni di questo frettoloso cambiamento”.
Il sindaco Albertella richiama la spiegazione del direttore dell’ente Cottini in conferenza dei capigruppo quando, ricorda, nessuno ha chiesto chiarimenti o documentazione integrativa e precisa: “Non è una trasformazione ma una corretta qualificazione giuridica”. Motiva l’urgenza col fatto che si sarebbe dovuto provvedere prima con l’adeguamento statutario come richiesto dalla Regione Piemonte nel 2020 con la presidente Marchionini, “A proposito di trasparenza nel gennaio 2018 si trasformò lo statuto senza passare da una deliberazione del consiglio comunale. Cosa ne pensano i due consiglieri?” chiede Albertella. Lo stesso aggiunge che parte rilevante dell’oggetto sociale inalterato dal 1963 necessita di essere ampliato ed armonizzato. Sui soci conclude: “Saranno quelli attuali Comune Verbania, Provincia VCO, Fondazione BPN, , Fondazione Intra. Oltre a questi si è pensato di chiedere anche a Fondazione Comunitaria Vco”.
Fondazione per i giardini di Villa Taranto, Marchionini e Rabaini attaccano. La risposta di Albertella
Condividi articolo:
