Ridotte dalla Corte d’Appello di Torino le pene per due degli imputati legati al fallimento dell’Ossolana Srl. L’altro ieri la sentenza della Prima sezione penale che ha parzialmente riformato la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Verbania il 2 settembre del 2020.
Sentenza di non doversi procedere per prescrizione di alcuni capi di imputazione. Per Giuseppe Nasini, difeso dall’avvocato Lorenzo Imperato, manager considerato amministratore di fatto della società, la pena è stata ridotta da 5 anni e 4 mesi a 3 anni e 8 mesi. Per Luigi Morelli, difeso dall’avvocato Federico Di Blasi, pena rideterminata da 1 anno e 4 mesi a 1 anno e 1 mese. La Corte d’Appello ha riconosciuto anche un milione di euro di provvisionale nei confronti del fallimento della società, parte civile, con il curatore Francesco Roman e l’avvocato Patrich Rabaini.
Altri imputati avevano in passato definito le proprie posizioni scegliendo altri riti processuali. Le indagini della Guardia di Finanza, coordinate dal pm Gianluca Periani, si conclusero nel 2017, con l’esecuzione di sette ordinanze di custodia cautelare. Il gip aveva disposto anche un sequestro preventivo di oltre cinque milioni di euro.
Fallimento Ossolana, pene ridotte in Appello per Giuseppe Nasini e Luigi Morelli
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