“L’indagine sul concorso è partita non da una denuncia della dottoressa Mollia, ma da un informatore della Procura”. L’avvocato Paola Zanoia, legale della ex segretaria comunale di Verbania, tiene a precisare alcuni aspetti della vicenda che è sfociata in un’indagine per la quale però la ex procuratrice capo Olimpia Bossi ha chiesto l’archiviazione. Contro la quale Zanoia ha presentato opposizione: “La procuratrice non ha mai contestato il reato di abuso di ufficio, sebbene allora operante: ha contestato la tentata turbativa d’asta, poi nella richiesta di archiviazione ha ammesso che si trattava di abuso di ufficio ritenendolo non perseguibile perché ormai abrogato”.
Dal legale anche un’altra precisazione: “L’audio che è stato trasmesso durante la trasmissione “le Iene” è autentico ed è stato registrato perché gli inquirenti, già informati dalla fonte confidenziale hanno chiesto alla Mollia di registrare per aiutare le indagini”.
“Quanto alle argomentazioni per escludere gli atti persecutori, si fa presente che così vengono messe sullo stesso piano le condotte di chi commette un reato e di chi lo denuncia, ritenendo che la denuncia possa giustificare la commissione del reato”.
La decisione sull’archiviazione ora sarà nelle mani del Gip.
Ex segretaria comunale, le precisazioni dell’avvocato Zanoia sulla richiesta di archiviazione
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