Non ci sono controprove, se non la notizia che il giorno venerdì 22 maggio 2026 per la quarta volta nella sua storia Verbania accoglierà un arrivo di tappa del Giro d’Italia. La notizia l’ha data lo stesso sindaco Giandomenico Albertella in un recente consiglio comunale, quando i rumors di una visita della corsa rosa in Provincia serpeggiavano da tempo. Fatto sta che trra gli appassionati c’è molta attesa per vedere il disegno della frazione che terminerà in Piazza Garibaldi a Pallanza. Lanciamo una provocazione, che arriva dalle varie voci ed ipotesi che si leggono sui vari siti specializzati. Si era ventilato di una frazione verbanese che partendo dall’alessandrino fosse imperniata su una salita breve nel finale, in particolare sul comunque duro strappo di Ungiasca o sulla salita a Vignone da Possaccio. Le cose nel disegno generale di Giro però sono cambiate, la stampa trentina, per esempio, ha parlato di un taglio dell’arrivo a Madonna di Campiglio a favore di Andalo con un disegno ovviamente differente ma è anche ovvio che il dislivello totale deciso non va ritoccato di troppo; in poche parole, se togli da una parte aggiungi dall’altra. Da questo concetto, sempre ragionando sullo stile di disegno della corsa utilizzato dallo staff di Mauro Vegni, buttiamo una ‘provocazione’ e vedremo poi se ci avremo indovinato. E se la tappa di Verbania fosse più dura del previsto? Se una della ‘nostre’ salite iconiche (Mottarone, Segletta, Ologno e compagnia), che non parrebbero previste invece ci fossero? Come si dice, chi vivrà vedrà; appuntamento al prossimo lunedì 1° dicembre alle 15.30 e sarà tutto ufficiale.
