Vi avevamo detto tempo fa di un certo movimento ‘in zona’ per quanto riguarda il prossimo Giro d’Italia del 2026. Vi avevamo parlato della possibilità di un arrivo in Canton Ticino a Carì, in salita, ma anche di una richiesta del varesotto per una frazione attraverso i luoghi di Alfredo Binda nell’anno dell’ottantesimo anniversario del primo dei cinque successi al Giro del ‘trombettiere di Cittiglio’. Ed allora ecco l’idea dei sindaci locali ripostata dalla Prealpina di una tappa che toccasse magari il Passo del Cuvignone ed il Tre Termini per finire al Passo Forcora, sopra Maccagno. Due frazioni che sempre secondo voci serpeggianti negli ambienti sarebbero anche potute passare attraverso il Vco. Del prossimo Giro, sempre grazie a testate locali e specializzate, si sa che partirà con tre tappe in Bulgaria (lo ripetiamo, i quattrini servono e fanno gola, normale, il Tour de France partirà da Barcellona e la Vuelta a Espana da Montecarlo, tutte partenze ben pagate; di cosa ci si meraviglia? Ormai va così), entrerà in Italia dal sud e risalirà lo stivale con la seconda settimana a nord ovest e l’ultima a nord est. In linea di massima la corsa rosa attorno alla seconda settimana dovrebbe vedere un arrivo ligure (sulle testate della zona si parla di Chiavari) successivo a Toscana e forse all’Emilia-Romagna. Dopo la Liguria ecco l’arrivo in Piemonte dove di ipotesi se ne sono fatte molte, da una cronometro tra Barbaresco e Barolo o ad una prova contro il tempo nelle zone coppiane a Novi Ligure. Ed eccoci nella fatidica seconda settimana. Sembrano essere due le certezze di quello spicchio di Giro. La prima è un tappone in Valle D’Aosta, una di quelle tappe che fanno classifica con in un primo tempo Cervinia ma ora soprattutto Pila come possibili traguardi, come si legge su ‘Aosta Oggi’, la seconda è lo sconfinamento nella Leventina, in Canton Ticino, per arrivare proprio a Carì. Pareva scontata la partenza dal varesotto, anche se qualche ben informato spiega che sarà il 2027 la data di una sostanziale visita del Giro in quelle terre ed in effetti sulle righe della ‘RegioneTicino’ si parla di una frazione totalmente in territorio elvetico. Qui arriva l’indiscrezione più ghiotta. Tra queste frazioni il Giro potrebbe, dovrebbe, toccare le strade del Verbano Cusio Ossola. O prima, difficile, o dopo, probabile, lo sconfinamento rossocrociato. Questa l’indiscrezione che comunque trova conferme: sui dove, come e perché se ne saprà presto di più, trattandosi ad ora appunto di una indiscrezione, ma che si stia lavorando anche nel nostro territorio attorno a questa ipotesi è confermato al 100%. Andrà a buon fine? Staremo a vedere, come diciamo sempre; se sono rose fioriranno.
