“Due francesi in Piemonte” il titolo della serata andata in scena al Piccolo Lago di Mergozzo voluta da Ais Verbania. Un’avventura nata nel 1993. Riflettori puntati sui vini di Matteo Ascheri, degustati in abbinamento con i piatti di chef Marco Sacco.
Matteo Ascheri ha sempre nutrito una particolare affinità con la Côtes du Rhône. Dopo numerosi viaggi nella valle del Rodano, durante i quali ha incontrato alcuni dei produttori che hanno segnato la storia di questa iconica regione, sceglie di piantare, sulla sinistra del Tanaro nel Roero, due vitigni storicamente legati a quel territorio francese: Viognier e Syrah.
La sua filosofia? Offrire una versione “unplugged” dei suoi vini, proprio come accade in musica: essenziale, priva di sovrastrutture tecnologiche, capace di esprimere con chiarezza origine, vitigno e visione. Sono questi i tre elementi che rendono un vino autenticamente riconoscibile, in linea con il concetto di terroir che Ascheri adottava già quando se ne stava ancora delineando il significato.
Intanto già fissato il prossimo appuntamento con Ais Verbania, in calendario venerdì 7 novembre all’Hotel Des Iles Borromées di Stresa con “La Toscana al femminile” e una produttrice che arriva da Castellina in Chianti. Una figura fuori dall’ordinario nel panorama vitivinicolo. Medico veterinario di formazione, ha scelto di chiudere il suo ambulatorio e diventare una vignaiola. Le iscrizioni alla serata sono aperte sul sito aispiemonte.it.