Il Vescovo di Novara Monsignor Franco Giulio Brambilla ha presieduto la Santa messa di domenica pomeriggio alla Cappuccina. Appuntamento religioso dalla duplice valenza : il saluto della chiesa ai frati e l’accoglienza del nuovo parroco. Un momento particolare sottolineato anche dalla presenza alla celebrazione eucaristica di molti confratelli.
La crisi delle vocazioni sottolineata nella messaggio ai fedeli del Vescovo è risuonata come un monito :“In 13 anni abbiamo avuto solo 30 ordinazione a fronte di 130 sacerdoti scomparsi. Siamo grati ai Cappuccini per tutto quanto fatto . Avremmo voluto continuassero ma accogliamo con fede questo cambiamento” .
Una raccomandazione nemmeno velata a quanti in questi mesi si sono opposti alla partenza dei frati dalla città di Domodossola.
Ultimo atto di una celebrazione, partecipata sì, ma forse meno del giorno prima, l’accoglienza del nuovo parroco. Un momento solenne che la Chiesa tutta ha vissuto con attimi di religioso silenzio.
“Entro in una vigna già coltivata. Porto ciò che sono, la mia sensibilità e la mia esperienza. I Cappuccini lasciano un’eredità preziosa. L’abito cambia ma il cuore rimane quello di Cristo. Oggi non entro solo ma entriamo tutti in un cammino nuovo ognuno con le proprie responsabilità” ha detto don Vincenzo Barone nel messaggio ai fedeli
Sull’altare anche il padre provinciale dei frati. Padre Roberto Raccagni è colui che ha deciso la fine dell’esperienza dei Cappuccini a Domodossola. “Lasciare – ha spiegato – un luogo segnato dalla nostra presenza suscita un intreccio di sentimenti che toccano profondamente il cuore di molti : dal ringraziamento alla nostalgia, fino al dolore e talvolta anche a risentimento. Siamo certi che nulla di ciò che abbiamo vissuto insieme andrà perduto. Sarò ancora grazia, memoria viva e forza preziosa per il cammino di fede di ciascuno” .
Le parole del sindaco Lucio Pizzi hanno avuto il compito di interpretare il sentimento della città o meglio di un quartiere che si sente orfano della sua guida spirituale. “È un momento che segna indelebilmente la storia di Domodossola. La decisione dei frati ha generato rammarico, amarezza e preoccupazione. Il quartiere si sente privo di un supporto spirituale che ha accompagnato generazioni. Tuttavia, questa decisione va accettata con rispetto per la loro piena autonomia”.
Prima della benedizione finale sull’altare è salito Rino Carandente che a nome dei parrocchiani e dei volontari che hanno affiancato i frati in oltre 70 anni di storia, ha letto un affettuoso messaggio di saluto.
Domodossola. Passaggio di testimone alla parrocchia della Cappuccina
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