E’ stato celebrato nel settecentesco scenario di Villa Ponti ad Arona il centenario della fondazione in un’unica società del servizio telefonico nazionale: la Stipel, Società Telefonica Interregionale Piemonte e Lombardia, poi confluita nell’unitaria Sip, la Società Idroelettrica Piemonte, fondata da Gian Giacomo Ponti. A Stipel e Sip si sono succeduti i nomi di Telecom, Tim e ora dell’americana FiberCoop che, recentemente, ha acquistato tutto il gruppo per 25 miliardi di dollari. A Tim è rimasta solamente la gestione dei negozi di telefonia, con 20 mila addetti.
L’evento è stato ricordato con una due giorni che ha visto un convegno, al quale hanno partecipato anche una trentina di giornalisti, poi con una mostra con oltre una quarantina di telefoni antichi, un parte dei quali addirittura di legno, appartenenti alla collezione privata di Vittorio Perazzoli, geologo con la passione dei telefoni, una delle più ricche d’Italia con oltre 250 pezzi rari. C’era un telefono con cassa in legno costruito da Kellogg a Cicago, risalente a fine Ottocento destinato proprio per Stipel,
come recitava la targhetta; di fine Ottocento c’era pure un telefono a manovella con facciate in metallo ricamato in oro appartenente ad un industriale tessile di Mercurago di Arona. Almeno 700 persone, tra cui alcune decine provenienti da diversi paesi europei, si sono alternate per ammirare questi preziosi prodotti della telefonia mondiale, gelosamente custoditi.
Hanno visitato l’esposizione pure l’onorevole Alberto Gusmeroli, presidente della Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati, e l’assessore regionale Matteo Marnati. L’evento è stato ospitato dai proprietari della storica dimora, Augusta, Gian Giacomo e Anna Sandrelli Ponti, nipoti del fondatore di Stipel.