È stato convocato nuovamente per il 22 ottobre a Roma il tavolo per Barry Callebaut. Si tratta della seconda riunione dopo quella del 2 ottobre a Palazzo Piacentini, sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in seguito all’annuncio dell’azienda della chiusura, prevista entro marzo 2025, dello storico stabilimento produttivo di Intra.
All’incontro presieduto dal ministro Adolfo Urso e dalla sottosegretaria con delega alle crisi d’impresa, Fausta Bergamotto, oltre ai rappresentanti dell’azienda e delle organizzazioni sindacali, erano intervenuti il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e il vicepresidente con delega al lavoro, Elena Chiorino.
Durante l’incontro, la multinazionale svizzera del cioccolato, parte del Gruppo Jacobs, aveva ribadito che la decisione di chiudere il sito è stata presa dai vertici aziendali ed è ormai irrevocabile, motivando questa scelta con la necessità di ottimizzare le produzioni e le distribuzioni in Italia.
Il ministro Urso, d’intesa con il governatore Cirio, ha quindi chiesto all’azienda di avviare un processo di reindustrializzazione del sito produttivo di Intra, di concerto con le parti sociali e le istituzioni interessate, finalizzato all’individuazione di un nuovo acquirente in grado di garantire continuità produttiva e occupazionale. Mimit e Regione Piemonte hanno inoltre richiesto all’azienda di mantenere attiva la produzione per almeno un anno, in attesa di un nuovo acquirente.
Rispetto a queste richieste la proprietà, confermando la disponibilità a mantenere un dialogo con le istituzioni coinvolte, si è riservata di rispondere in modo esaustivo.
La Cisl dopo l’incontro romano aveva parlato di “cauto ottimismo” nel fermo intento di mantenere la fabbrica con i relativi posti di lavoro. Le risposte dovrebbero arrivare il 22, specialmente sulla disponibilità di Barry Callebaut a proseguire l’attività fino alla fine del prossimo anno.
Barry Callebaut, il 22 ottobre si riunisce di nuovo il tavolo al Mimit
Condividi articolo:
