La giunta di Arona nella riunione del 20 ottobre ha aggiornato il tariffario della tassa di soggiorno fermo dal 2014. Per i quattro stelle l’imposta sale da 3 a 5 euro, per i tre stelle da 2 a 3 euro. Per agriturismi, b & b, residence, affittacamere, alloggi e case vacanza la tassa sale da 1 a 3 euro, con un aumento del 200 %. Gli aumenti scatteranno dal 1° gennaio 2026. La Giunta spiega: “Il provvedimento è stato preso a seguito della riduzione dei trasferimenti dallo Stato, il Comune non sarebbe in grado di assicurare la manutenzione e garantire i servizi sinora offerti. L’aumento si rende necessario per integrare le minori risorse per garantire il miglioramento e il mantenimento del patrimonio, del decoro urbano e dei servizi offerti ai cittadini e ai turisti”. Una somma sulla quale l’Amministrazione guidata dal sindaco Alberto Gusmeroli conta. I dati relativi alle presenze registrate nel 2024: i pernottamenti sono stati 135.451 e le strutture ricettive hanno incassato 232.500 euro. “Impronta Civica” con il capogruppo Gianluca Ubertini, sottolinea: “I trasferimenti statali sono decisi dal Governo di Giorgia Meloni del quale Alberto Gusmeroli ne è il deputato. Conseguenza Roma taglia e Arona alza la tassa. Un capolavoro di coerenza”. Giorgio Oreglia, neo presidente di Ascom – Arona, è più ottimista: “Questa mossa porterà più entrate da reinvestire nel turismo. Sono certo che ne trarremmo sicuramente dei vantaggi” afferma.
