L’Amministrazione presenta alla cittadinanza la proposta ufficiale presentata in Regione Piemonte sull’area posta sull’asse Verbania-Gravellona, piana di Fondotoce (Comunicato Stampa)
Quella che determinerà dove sorgerà il nuovo ospedale, occorre non sia una scelta politica bensì dettata da un’analisi oggettiva e terza che metta al centro le esigenze dei cittadini, rispondendo al diritto alla cura nel modo più efficace e forte per tutta l’utenza.
L’area individuata come potenzialmente idonea per la realizzazione del nuovo plesso ospedaliero è stata individuata lungo la SS. n.34 del Lago Maggiore a circa 300 metri dallo svincolo autostradale “Gravellona Toce – Verbania” verso ovest, e a circa 1,3 km dalla stazione ferroviaria a Est.
La baricentricita’ deve assurgere a criterio che descriva l’idoneita’ dell’area nella quale realizzare il progetto di nuovo ospedale sulla base di parametri funzionali, oggettivi e coerenti rispetto al territorio di riferimento. Proprio per queste ragioni Verbania ha individuato e mette a disposizione della Regione Piemonte l’area posta sull’asse VERBANIA – GRAVELLONA, piana di Fondotoce, poco prima del confine con il Comune di Gravellona.
Vi sono una serie di elementi di carattere tecnico, urbanistico, demografico e socio economico che supportano l’idoneita’ di questo sito:
CENTRALITA’ DELL’AREA E IMMEDIATA ACCESSIBILITA’
Un’analisi tecnica non può non partire dal confronto tra la localizzazione proposta dall’Amministrazione di Verbania, e quella proposta dall’amministrazione di Domodossola (sul rettilineo tra Domodossola e Villadossola) nonché quella precedentemente proposta a Piedimulera e quali siano le distanze medie per abitante e i tempi di percorrenza medi di ciascuna delle tre aree, considerando gli 81 Comuni che formano la nostra Asl. Infine, tenuto conto della naturale attrazione che l’ospedale di Borgomanero esercita sulle comunità del Vco, sono stati confrontati i tempi di percorrenza e le distanze tra questo ospedale e i due ipotizzati a Verbania – Gravellona Toce e a Domodossola, rilevandone i vantaggi chilometrici e temporali per ciascuno degli 81 Comuni dell’Asl.
Il tutto tenendo in considerazione:
a) gli 81 comuni della ASL (74 della provincia del VCO 7 della Provincia di Novara);
b) gli abitanti al 31.12.2024;
c) le presenze turistiche medie relative al 2024 per determinare il numero di abitanti equivalenti;
d) sono state calcolate le distanze tra ognuno dei 3 presidi ospedalieri ipotizzati sopra (riguardo i Comuni di Baveno, Beura Cardezza, Crevalodossola, Domodossola, Mergozzo, San Bernardino Verbano, Trarego Viggiona, Verbania si sono considerati i punti di calcolo mentre per altri Comuni un unico punto intermedio)
e) sono stati calcolati i tempi medi di percorrenza presunti da Google in automobile da ciascuna località agli ipotizzati presidi ospedalieri alle 10 e alle 18 dei giorni 5 e 6 agosto
f) l’incidenza dell’ospedale di Borgomanero che, per l’utenza di una porzione non secondaria del nostro territorio, costituisce un punto di riferimento.
L’ospedale di Borgomanero è considerato valida alternativa ai presidi ospedalieri del Verbano Cusio Ossola. Sono stati quindi confrontati chilometri e tempi di percorrenza tra l’ospedale di Borgomanero e quelli ipotizzati di Verbania- Gravellona Toce e Domodossola-Villadossola, valutando per quanti utenti dell’ASL VCO l’ospedale di Borgomanero sarebbe più facilmente raggiungibile per ognuna delle due alternative:
Il confronto tra i chilometri e i tempi di percorrenza rispetto all’ipotizzato nuovo ospedale sull’asse Verbania-Gravellona, evidenzia che quelli di Piedimulera e di Domodossola imporrebbero una distanza media per abitante superiore rispettivamente di circa il 42% e il 52% e tempi di percorrenza medi superiori di circa il 23% e il 37%. Questi dati vanno integrati con i risultati del confronto chilometrico e temporale con la naturale “concorrenza” dell’ospedale di Borgomanero riassunti in tabella 2: il tutto conforta in ordine alla fondatezza tecnica ed oggettiva della soluzione individuata sull’asse Verbania – Gravellona. Ma vi e’ di più. La cartografia qui di seguito riprodotta della localizzazione dell’area aggiunge elementi oggettivi a supporto della scelta dell’area proposta dalla scrivente Amministrazione Comunale evidenziando l’estrema accessibilità’ di quest’area ove si consideri che a circa un km si trovano lo svincolo autostradale (a ovest) e la stazione ferroviaria (a est), a 300 metri lo svincolo di Gravellona Toce della Superstrada che permette di accedere all’Ossola, mentre sulla statale 34 transitano e intersecano le fermate i mezzi delle più importanti linee di trasporto pubblico locale (Verbania-Omegna, Verbania-Domodossola, Verbania-Stresa-Arona-Novara, Domodossola-StresaArona-Novara, Verbania-Cannobio, Verbania – Piancavallo).
Lungo l’asse conurbato Omegna -Gravellona Toce -Verbania si registrano il maggior numero di residenti della provincia (105.000 su 159.000), il maggior afflusso turistico (3,0 milioni di presenze/anno su 3,6 milioni totali della Provincia del VCO) e la maggiore concentrazione di infrastrutture e di servizi di viabilità/trasporto (svincolo autostradale, confluenza delle statali 33 e 34 e della strada provinciale 229, stazione ferroviaria di Verbania, passaggio di tutte le più importanti linee di trasporto pubblico locale). Questa conurbazione, peraltro, non risponde semplicemente alla sommatoria di 2 delle 3 aree geografiche del nostro territorio (Verbano e Cusio) ma coinvolge anche alcuni comuni della Bassa Ossola che, per caratteristiche socioeconomiche gravitano verso il sud della provincia anziché verso l’Ossola (i Comuni di Mergozzo, Ornavasso, Premosello, Pieve Vergonte e Vogogna che ad esempio appartengono al Consorzio dei Servizi Sociali del Verbano).
Il tutto a riprova di come la mera suddivisione geografica della provincia nelle tre aree del Verbano del Cusio e dell’Ossola perda di rilevanza a fronte della prevalenza di un diverso criterio organizzativo del territorio legato alla presenza di centri attrattivi caratterizzati da un forte tessuto economico e sociale nonché da una variegata offerta di servizi. Si spiega così l’identificazione nella Conurbazione dei Laghi lungo l’asse Bassa Ossola-VerbanoCusio il centro demografico del Verbano Cusio Ossola: un centro demografico di ben 105 mila residenti sui 159 mila residenti dell’intera Provincia (dati ISTAT al 01.012019).
Il tutto rammostrando la radicale differente dimensione rispetto all’altra conurbazione presente sul territorio provinciale costituita dall’asta Villadossola-Domodossola-Crevoladossola, su cui gravita la media e alta Ossola con il suo intero sistema vallivo con un bacino gravitazionale di circa 54.000 abitanti residenti.
CONSIDERAZIONI ECONOMICHE
Nel 2024, nei principali Comuni turistici del lago (nell’ordine: Verbania 978.242, Stresa 691.372, Baveno 639.994, Cannobio 369.500, Cannero Riviera 182.853, Premeno 48.850, Mergozzo 47.772, Ghiffa 43.498, Oggebbio 38.378) le presenze turistiche sono state complessivamente 3.002.081 rispetto ad un totale della Provincia del VCO di circa 3.600.000; nei primi otto Comuni turistici dell’Ossola e della montagna (nell’ordine: Domodossola 99.470, Macugnaga 55.200, Santa Maria Maggiore 34.737, Formazza 28.758, Crodo 28.215, Baceno 18.806, Druogno 18.731, Craveggia 16.861) le presenze turistiche sono state complessivamente 300.778 (dati 2024 della Regione Piemonte). Dati che evidenziano ulteriormente come la potenziale domanda di sanità graviti in modo assolutamente preponderante sul bacino del Verbano e quindi su un’area dalla quale si possa accedere con estrema rapidità al nuovo ospedale provinciale, sottolineando ulteriormente l’idoneità del sito posto lungo l’asse viario Verbania – Gravellona Toce.
CONSIDERAZIONI SANITARIE : ACCESSI AI DUE DEA E PUNTO NASCITE
Qui di seguito si riporta la tabella dei passaggi dei due DEA relativa agli anni ‘23 – ‘24 – 1° semestre ‘25 ove si evince che a Verbania vi è una variabile fra il 25 e il 29% di passaggi in più. Anche l’analisi dei dati inerenti il Punto di primo intervento di Omegna, che in un ipotesi di riorganizzazione ospedaliera generale ricadranno su uno dei due DEA, visto che la distanza fra Omegna e “area Verbania – Gravellona Toce” è inferiore ad altre sedi , fanno propendere che ricadranno con ogni probabilità sull’area più vicina quindi quella Verbania – Gravellona Toce.
Per quanto riguarda l’anno 2024 i neonati residenti in Ossola e nati a Verbania sono 114 e il numero di parti è stato di 112 ( 2 gemellari) Inoltre per esemplificare l’incidenza anche sul sistema organizzativo ospedaliero della presenze turistiche concentrate per il 90% nella zona del Verbano si ricorda che per quanto riguarda la dialisi è aperto un centro a Stresa che oltre alla normale attività “prende in carico” almeno 30 pazienti (turisti non residenti) a cui fare dialisi da 2 a 4 volte la settimana.
COMPATINILITA’ URBANISTICA
L’area individuata è stata ubicata lungo la SS. n.34 del Lago Maggiore a circa 1,5 km dallo svincolo autostradale “Gravellona Toce – Verbania” verso ovest, e a circa 1,3 km dalla stazione ferroviaria a Est. La previsione urbanistica di area a uso pubblico è presente nella Proposta tecnica di progetto preliminare della variante generale al Piano regolatore vigente, adottata con deliberazione di Consiglio Comunale n.25 del 20/07/2023, così come modificata e integrata con successiva deliberazione di Consiglio Comunale n.10 del 29/01/2024 e normata dalle Norme tecniche di attuazione della PTPP all’art.30 Aree per i servizi (S): “Aree destinate o da destinare a usi di interesse comune, realizzati dai soggetti istituzionali o privati”. L’estensione complessiva è di circa 98.600,00 mq, su aree di proprietà in capo a soli soggetti privati.
Rapporto tra PRG vigente e PTPP
La Città di Verbania è dotata di P.R.G. approvato con D.G.R. n.13–2018 del 23.01.2006 (B.U.R. n.5 del 2 febbraio 2006) e per l’area in oggetto la previsione prevede classificazioni urbanistiche eterogenee: parte per Usi pubblici (30.500 mq circa), parte Aree edificate (3.020 mq circa) e per le restanti parti Aree agricole, all’interno della quale è presente una classificazione specifica di Aree a vivaismo intensivo (23.700 mq circa). Con deliberazione di Consiglio Comunale n.47 del 12/09/2024 di modifica alla D.C.C. n.10 del 29/01/2024, è stata approvata la revisione dell’applicazione dei disposti in materia di misure di salvaguardia di cui al comma 2 dell’art. 58 della L.R. 56/1977 ss.mm.ii. confermando, in particolare, la salvaguardia per le aree classificate in art.30 delle NTA – Aree per i servizi (S): ne consegue che la classificazione di aree per servizi, ovvero usi pubblici, previste dalla PTPP prevale sulle classificazioni urbanistiche previste dal P.R.G. vigente. Pertanto sotto il profilo della classificazione urbanistica dell’area, sussiste la piena compatibilità per la realizzazione di un edificio ad uso ospedale.
Vincoli geologici per la fattibilità dell’intervento
L’area in previsione si colloca in sponda destra idrografica del Fiume Toce, a valle del rilievo collinare del Mont’Orfano e del tracciato della S.S. n.34 del Lago Maggiore, rientra nella Fascia C del Piano di Assetto Idrogeologico del Fiume Po -PAI – a tergo del limite di progetto tra la Fascia B e la Fascia C. Il limite di progetto tra la Fascia B e la Fascia C è disciplinato dall’articolo 28 (Classificazione delle Fasce Fluviali) delle NTA del PAI (integrazione 2025), mentre la fascia C è disciplinata dall’art. 31 (Area di inondazione per piena catastrofica – Fascia C) delle NTA del PAI (integrazione 2025). (estratto 5) Considerato che trattasi di area posta all’interno della Fascia C, delimitata con segno grafico indicato come “limite di progetto tra la Fascia B e la Fascia C”, non essendo in vigore misure di salvaguardia ai sensi dell’art. 17,comma 6, della L. 183/1989, considerato che ad oggi non sono ancora state realizzate dall’autorità competente le opere di protezione, prevalgono i disposti relativi alla Fascia B (articolo 30 NTA del PAI agg.2025) nel rispetto di quanto previsto dall’art. 1, comma 1, lett.b), del D.L. n. 279/2000 convertito, con modificazioni, in L. 365/2000.
Inoltre a seguito dell’entrata in vigore del Piano di gestione rischio alluvioni – PGRA – l’area è compresa in uno scenario di pericolosità M (probabilità di alluvione con Tempo di ritorno Tr 100/200 anni) al quale è riconducibile un codice di dissesto Eb. Per quanto sopra un nuovo insediamento è assentibile e realizzabile unitamente alla progettazione e realizzazione di un intervento di mitigazione dell’elemento di pericolosità, che nel caso specifico è costituito da un’opera di difesa spondale, quale un rilevato arginale e una serie di interventi di manutenzione e completamento delle opere di difesa spondale già presenti lungo le sponde del Fiume Toce, soggette a collaudo tecnico. L’opera avrebbe uno sviluppo lineare a partire dal rilevato ferroviario (verso est) e sino al rilevato stradale del ponte sul fiume Toce (verso ovest) per uno sviluppo presunto massimo di circa 2,5 km, e un costo indicativo a partire da 5 milioni di euro.
