Sono Mauro Visconti, 69 anni, di Verbania, Nydia Zoila Albuquerque Basulto, 65 anni, di Lima (Perù) e la figlia Carla Stephany Visconti, 39 anni, anche lei nata in Perù, tutti e tre risiedevano a Gravellona Toce, le vittime del terribile incidente avvenuto oggi sulla A1 nella Galleria di Base lungo la Direttissima nel Comune di Barberino del Mugello e che ha distrutto una famiglia. In gravi condizioni una donna di 37 anni, l’altra figlia, e la sua bambina di cinque, ricoverate in ospedale a Firenze, la prima a Careggi e la piccola al Meyer. La famiglia viaggiava su una Fiat Panda in direzione Bologna.
Sembra che l’auto si sia fermata in corsia di marcia, quando è stata travolta da un tir che non è riuscito ad evitare il violento impatto.
Illeso invece il conducente dell’autocarro: sottoposto ai consueti controlli è risultato negativo all’alcoltest e alle analisi antidroga. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando di Firenze, le pattuglia della polizia stradale da Bologna, il personale di Autostrade e sanitari inviati sia dalla centrale del capoluogo toscano sia da quella bolognese.
In base a una prima ricostruzione, la trentasettenne sarebbe stata alla guida dell’auto e seduta accanto c’era la 65enne, sui sedili posteriori viaggiavano le altre vittime, la bambina e un cane: anche l’animale è morto nell’impatto. All’improvviso, la vettura si sarebbe bloccata sulla corsia di marcia, all’interno della galleria: un video della galleria riprenderebbe l’auto ferma alcuni secondi con le doppie frecce. Più auto che sopraggiungevano sarebbero riuscite ad evitarla mentre il camion avrebbe cercato di frenare ma non è riuscito a evitare l’impatto, molto violento, con l’utilitaria. Accertamenti della polizia stradale per cercare di capire perchè l’auto non sia riuscita ad accostare – nelle vicinanze ci sarebbe stata una piazzola – oltre a stabilire perchè si sia fermata, se ad esempio a causa di un guasto.
I soccorsi sono scattati poco prima delle 14. La procura ha aperto un’inchiesta
“E’ una cosa abbastanza sconvolgente”. Sono le parole all’ANSA del sindaco di Gravellona Toce Gianni Morandi, dove viveva la famiglia morta nell’incidente in galleria sulla A1.
“Avevo da poco conosciuto una delle due vittime, una signora di origine peruviana che lavorava come operatrice socio sanitaria in una casa di riposo: una brava lavoratrice, una famiglia che si stava costruendo una vita serenamente. Mi aveva riconosciuto come sindaco e, parlando, era venuto fuori che viveva proprio nella casa in cui ero nato e cresciuto, che poi avevo venduto quando mi sono sposato e che lei aveva comprato successivamente. Avevamo scherzato su quella coincidenza”.