I Carabinieri del Ris di Parma sono arrivati questa mattina a Ornavasso nella villetta in cui è avvenuto l’omicidio di Nicolò Borghini, per effettuare rilievi sulla scena del delitto come richiesto dalla pm Laura Carrera, che coordina le indagini. La porta della casa di via Conciliazione si è quindi riaperta questa mattina, dalla sera in cui è avvenuta la tragedia sono infatti stati apposti i sigilli e l’edificio è sotto sequestro.
Al sopralluogo ha preso parte anche l’avvocato Gabriele Pipicelli, difensore di Edoardo Borghini, che ha sparato al figlio, con il suo consulente tecnico Stefano Conti.
Un lavoro certosino quello dei militari nelle stanze della casa.
“Sono stati acquisiti dati estremamenti importanti al fine della ricostruzione e della verifica delle dichiarazioni rilasciate dal mio assistito” dichiara l’avvocato Pipicelli.
Gli specialisti dei Carabinieri hanno prelevato alcuni pezzi della borra dei proiettili, calibro 12, usati per sparare. Confermati due colpi, come emerso anche durante l’autopsia, sparati in rapida sequenza, senza soluzione di continuità.
L’omicidio è avvenuto nel corridoio tra la camera matrimoniale e la stanza della zia di Nicolò al piano superiore della villetta.
“Non è stato trovato nulla che non ci aspettassimo” ha detto il consulente Conti.
La salma del giovane è ancora sotto sequestro, ma a breve dovrebbe arrivare il nulla osta per la sepoltura.
Il padre di Nicolò si trova agli arresti domiciliari a casa del fratello.
Delitto di Ornavasso, i Ris nella villetta. L’avvocato Pipicelli: “Acquisiti dati estremamente importanti”
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