Il calcio locale è in lutto per la morte di Tavecchio, ex presidente della Federcalcio

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Carlo Tavecchio se ne va a 79 anni, da presidente del Comitato lombardo della Figc, ruolo che aveva ricoperto per la prima volta tra il ‘96 ed il ’99 – gli anni nei quali lo avevamo conosciuto – prima di andare a Roma a fare il presidente della Lega Nazionale Dilettanti e diventare poi dapprima vicepresidente della Federcalcio e infine nel 2014 presidente, poi rieletto nel 2017, per lasciare la carica, dimissionario, dopo la mancata qualificazione ai mondiali del 2018.

Carlo, Carletto come lo chiamavano i più intimi, sapeva tutto della politica sportiva nel calcio, sia italiano che europeo, dei conti da tenere in ordine (era stato bancario e poi sindaco al suo paese, Ponte Lambro, dal ’76 al ‘95). Ha conosciuto anche i più difficili risvolti nella sua lunga carriera, qualche battuta di troppo l’ha pagata cara ma si è sempre risollevato tornando ad essere nel gennaio del 2021 il presidente del Comitato Figc più importante d’Italia.

 

Fu lui nel 2017 a predisporre l’elezione di Ermelindo Bacchetta a Vicepresidente vicario della Figc, ed è stato ancora lui, l’anno scorso, a favorire la corsa alla stessa carica per Christian Mossino, allora presidente del comitato piemontese. Dalle nostre parti Tavecchio è venuto spesso, anche ospite di Dilettanti per dire. Nell’estate del 2019 a Pettenasco nel corso della serata di fine stagione organizzata dalla redazione sportiva della nostra TV ricevette il premio alla memoria di Lindo Bacchetta. Con lui abbiamo trascorso tante serate: a Viareggio, Montecatini, Macerata, Sanremo, Milano Marittima e altrove.

La Federazione ha disposto che prima di tutte le partite dei campionati nazionali nel weekend e lunedì, giorno dei suoi funerali, venga osservato un minuto di raccoglimento per ricordarlo.

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