Verbania di nuovo alle Iene, la trasmissione di Italia Uno, ancora per il caso della segretaria Antonella Mollia che già lo scorso marzo dallo schermo televisivo aveva denunciato di aver subito mobbing dalla precedente sindaca Silvia Marchionini per essersi rifiutata di cambiare l’esito di un concorso.
In questa puntata, l’ormai ex segretaria verbanese, alla quale la precedente amministrazione aveva revocato l’incarico, spiega di essere stata contattata da un assessore e un consigliere dopo le elezioni vinte da Giandomenico Albertella, che le avrebbero assicurato di essere reintegrata, se lei avesse rinunciato alla richiesta di risarcimento di 350 mila euro avanzata nei confronti del Comune.
Ma quando l’accordo era quasi raggiunto, racconta sempre Mollia, assistita dall’avvocata Paola Zanoia, il Comune ha ritirato l’offerta.
L’inviato delle Iene ha chiesto ad Albertella come mai non sia stata reintegrata la segretaria, sul cui caso all’epoca aveva presentato interpellanze dai banchi della minoranza. Il programma ha mostrato anche un messaggio di solidarietà che aveva inviato alla segretaria.
Il sindaco al microfono ha spiegato che l’amministrazione ha diritto di scegliere. E lo chiarisce anche oggi, all’indomani della messa in onda del servizio.
“Partiamo col ribadire l’ovvio: il segretario generale è uno dei cardini dell’amministrazione, intorno a questa figura ruota l’intera vita amministrativa di una città. Per questo la scelta del segretario è in capo al sindaco – dichiara Albertella -. Il fatto che io, seduto tra i banchi della minoranza, abbia cercato di comprendere di più di quanto stava avvenendo in Comune, fin che io abbia preso posizione rispetto a una vicenda malgestita dalla precedente amministrazione, non mi può vincolare in una scelta tanto determinante. Scelgo e sceglierò sempre il meglio per Verbania. Abbiamo sì cercato in buona fede, attraverso i legali e nelle sedi opportune, di risolvere un pasticcio fatto da altri, una mediazione che nulla ha a che vedere con gli importi dichiarati dalla dottoressa Mollia: il giudizio incardinato davanti al Tribunale di Verbania infatti ha visto una richiesta da parte sua di 54.000, cifra ben diversa dai 350.000 enunciati. Il resto ci pare fantasia, o grossolana (mi chiedo, strumentale?) imprecisione”.
Conclude Albertella: “L’accordo non è saltato dalla sera alla mattina, è saltato quando, oltre ogni logica lavorativa comprensibile, dall’avvocato della dottoressa Mollia è giunta la pretesa che questo Comune le garantisse, letterale: “per il prossimo quinquennio sia l’incarico di Segretario Generale di Verbania, sia tutti gli ulteriori incarichi di cui era titolare”. Condizione che i legali del Comune e l’Amministrazione hanno ritenuto inaccettabile. E che da Sindaco trovo offensiva, offensiva per i miei cittadini e offensiva per quest’istituzione”.
Verbania di nuovo alle Iene per il caso Mollia. Albertella: “ll sindaco è libero di scegliere il segretario. Scelgo il meglio per la città”
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